Giovedi 21 gennaio ha inizio la quinta edizione di Olio Officina Festival. A Milano. Una tre giorni dedicata ai condimenti per il palato e per la mente. Il programma lo trovate QUI. Per chi voglia iscriversi è sufficiente cliccare QUI.
Ogni anno un tema. La prima edizione, nel 2012: “oltre le consuetudini: un nuovo linguaggio per l’olio”. La seconda edizione, nel 2013: “il lato femminile dell’olio e del cibo”. La terza edizione, nel 2014: “l’anima sociale dell’olio e del cibo”. La quarta edizione, nel 2015: “l’olio alimenta l’eros”. Ed eccoci, ora, anno 2016 appena iniziato, con il tema “Avanguardia. L’olio del futuro”.
In apertura di programma ho riportato cosa io intenda per avanguardia, cosa comporti tale parola e in che direzione ci può portare. Ed ecco a voi quanto ho riportato nella copertina del programma. Chi ha il piacere di condividere con me tali tre giorni, è il benvenuto. Io vi aspetto. Sempre.
Essere all’avanguardia significa riconoscere la capacità di precorrere i tempi dimostrando di avere nuove idee e di pensare nel contempo a nuove formule e a nuovi stili, e adottando, di conseguenza, nuovi approcci, in grado di creare discontinuità e di presentare, anche ai nostri occhi, una visione diversa e alternativa rispetto a quella già conosciuta e ampiamente sperimentata.
Dire avanguardia equivale oggi, per alcuni, a detestare tale parola, e collocarsi in difesa, in attesa di qualcosa. Ma non è così: perché avanguardia è rischio, è contaminazione, è arditezza, è audacia. Essere all’avanguardia significa dimostrare di avere il coraggio delle proprie azioni ed esprimere un pensiero anche controverso, se necessario, senza timore di affrontare la corrente avversa.
Essere all’avanguardia equivale a osare e a superare ogni paura, anche perché non si può avere paura del futuro e arroccarsi sempre sulla difensiva, vedendo nemici e ostacoli ovunque, denunciando perfino complotti, pur di rinunciare a soddisfare la naturale sete e fame di futuro che ciascuno di noi possiede.
Dire avanguardia implica l’assunzione di un responsabilità. Non è un compito facile riuscire a guardare avanti e anticipare i tempi. Precorrerli è possibile solo a pochi, a quanti riescono a intuire in anticipo la realtà futura. Il nuovo lo si vive ogni giorno, talvolta senza redersene conto, e non è soltanto complicato pensarlo, o solo intravederlo. E’ anche una strada difficile da percorrere, una volta che in qualche modo si è riusciti a immaginare cosa sia davvero considerabile nuovo e cosa invece non lo è. Tentare di rendere pubblica e fruibile a tutti una novità diventa altrettanto complicato, oltre che problematico, perché non tutti accolgono di buon grado ogni dirompente novità. Il nuovo fa paura, e ci vuole evidentemente coraggio e tanta determinazione, ma questo atto di decisione e fermezza va indirizzato nella direzione giusta: sempre guardando avanti.
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui
Commenta la notizia
Devi essere connesso per inviare un commento.