Olivo Matto

Extra vergine a 2 euro e 49 centesimi in bottiglia da litro. E’ buio della ragione o alta qualità?

Luigi Caricato

Extra vergine a 2 euro e 49 centesimi in bottiglia da litro. E’ buio della ragione o alta qualità?

Che storia assurda! Rovinarsi la giornata mentre leggo, stampato in bella mostra su un volantino promozionale della catena Simply Market, l’orgogliosa e spudorata esposizione di alcuni prodotti sottocosto. La grande distribuzione organizzata in questi casi si sente come dio in terra. La bottiglia incriminata contiene l’olio extra vergine di oliva a marchio “Dante”: probabilmente un 100 per cento italiano, sicuramente un prodotto presentato al pubblico come “alta qualità”. Che bell’affare! Ora è dunque possibile comperare una bottiglia di extra vergine a prezzi nettamente inferiori all’olio di semi di mais “Cuore”, quotato invece – anche se sottocosto – a 2 euro e 99 centesimi!

Per la cronaca, l’offerta Simply Market vale dal 16 al 26 febbraio. Che aspettate? Correte a fare una scorta di alta qualità!

Che sia in offerta o meno, resto di fatto sbalordito e avvilito. Conosco di persona Biagio Mataluni, proprietario del marchio “Dante”, e, con l’amarezza nel cuore, chiedo il senso di tutto ciò. Ammesso che abbia parole e ragioni per spiegarlo.

E’ la forza propulsiva del made in Italy? O è la grande, geniale, trovata dell’alta qualità a far perdere alle volte i lumi della ragione?

Io non capisco, pur sforzandomi. Posso anche comprendere tutte le giustificazioni del mondo, ma fino a un certo punto. C’è un limite imposto dal decoro. Se le parole hanno un significato, l’espressione “alta qualità” non può essere venduta sottocosto. Altrimenti cosa bisogna fare per marcare la differenza? Occorre forse inventarsi una nuova categoria merceologica, un “super super super extra vergine di alta qualità? Ma a che pro se poi si ha fretta di banalizzarne e svilirne il valore?

Per oggi sospendo il giudizio. Vorrei tuttavia lumi per capire, perché alle volte uno non ci arriva da solo: si ha sempre bisogno di delucidazioni. E infatti chiedo al neo proprietario di Olio Dante, Biagio Mataluni, se si sente davvero soddisfatto – e nel caso affermativo perché – nell’aver conseguito tale primato.

Sarà pur vero che il minimo storico per un olio extra vergine di oliva lo si è raggiunto lo scorso 31 dicembre con l’olio “Primadonna” quotato presso Lidl a 1 euro e 69 centesimi la bottiglia da litro, ma questa volta con l’olio “Dante” l’affare per il consumatore si è fatto ancor più conveniente.

Infatti, se l’indicazione che compare in bella mostra in etichetta è vera, si è spinti a ritenere che un extra vergine di alta qualità possa benissimo essere venduto anche a prezzi stracciati. Tanto, a ben riflettere, non fa alcuna differenza. O l’alta qualità è soltanto un vuoto slogan; o, al contrario, è solo il buio della mente.

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