E’ molto bella la copertina dell’ultimo numero della versione cartacea di “Terre del Vino”. Rientrando a casa ho aperto il cellophane con grande piacere, trovandomi così a sfogliare con gusto una rivista che amo molto, perché fatta con grande dedizione. Il direttore è il bravo Paolo Corbini, l’editore è l’associazione nazionale delle Città del Vino. Vi collaboro ormai da lungo tempo, da oltre tredici anni, con una mia rubrica fissa sull’olio. Questa volta le mie due pagine sono dedicate agli extra vergini dell’Amiata, quelli a marchio Dop “Seggiano”.
La copertina riporta il motto “Fratelli d’Italia”, e, unitamente, i segni caratterizzanti il nostro Paese: “Vino, olio, tipicità, paesaggio, ambiente, arte, cultura… Piccoli comuni, qualità della vita… Chi difende questi tesori?”.
Già, bella domanda: chi li difende?
Intanto, per chi segue fedelmente Olio Officina, il blog, ecco uno stralcio del mio articolo:
Identikit dell’olio Dop Seggiano
Non c’è territorio che non abbia il suo imprinting, e così eccoci a delineare l’identikit dell’area di coltivazione degli otto comuni ricandenti nella Dop “Seggiano”. Ogni olio, si sa, è un mondo a sé, e molto dipende dalla capacità dell’uomo di trarne un profilo unico, ma se volessimo provare a tracciare un profilo sensoriale in qualche maniera riassuntivo degli oli extra vergini di oliva Dop “Seggiano”, possiamo ben dire che questi si presentano in genere di color giallo dorato intenso, dai lievi riflessi verdolini alla vista, limpidi dopo opportuna decantazione; mentre all’olfatto si aprono puliti con profumi fruttati tendenzialmente di media intensità, o medio-leggeri, freschi, con richiami netti all’oliva verde e con chiari sentori erbacei e in taluni casi anche di frutta bianca. Hanno gusto vegetale di carciofo e al palato presentano una buona percezione di fluidità, avendo corpo e struttura e nel contempo eleganza e finezza, oltre a piacevoli sensazioni amare e piccanti ben dosate e armoniche. Un olio che incontra il gusto del consumatore contemporaneo, che predilige extra vergini poco aggressivi ma ricchi di personalità, tanto che nelle sensazioni retro-olfattive che si avvertono in chiusura, si percepisce la persistente e gradevole punta di piccante e i sentori di frutta bianca che rendono l’olio della Dop “Seggiano”, quanto mai versatile, per le sue caratteristiche sensoriali, ai più svariati usi in cucina, a crudo come in cottura.
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui
Commenta la notizia
Devi essere connesso per inviare un commento.