Olivo Matto

I libri nutrono la nostra stessa immaginazione

Luigi Caricato

I libri nutrono la nostra stessa immaginazione

Quando anni fa lessi il libro Olio ed olivi del Garda veronese. Le vie dell’olio gardesano dal medioevo ai primi del Nocecento, rimasi colpito dalla grande storia che attraversa questo ampio territorio intorno al lago. Si deve alla famiglia Turri l’impegno a realizzare e diffondere il volume, redatto a cura di Gian Maria Varanini, con testi dello stesso curatore, nonché di Andrea Brugnoli e Paolo Rigoli. Interessante anche la ricerca iconografica effettuata da Marco Girardi. Leggendo il libro – tra i migliori testi di storia dell’olio in circolazione – si assume la piena consapevolezza di quanto sia importante preservare la memoria, producendo documenti, raccogliendo testimonianze. Questo volume, nonostante sia stato stampato nel 1994, è ancora disponibile, seppur fuori commercio, presso la stessa azienda olearia dei Turri, a Cavaion Veronese. Resta senza dubbio un capisaldo per quanti volessero disporre di una storia ben scritta, e attendibile, del territorio gardesano. Ecco, in fondo i libri servono anche a farci orientare, non offrono soltanto occasioni di conoscenza fine a se stessa. Provate a immaginare un viaggiatore di altri Paesi, dopo aver preso nota di quanto è riportato nel libro. Si viene a creare una bella e intensa suggestione. Io stesso mi sono immedesimato in questa ipotetica figura di viaggiatore, e, vi assicuro, che è stata alquanto favolosa, da incorniciare nell’albo dei ricordi. Questa esperienza io l’ho vissuta all’inizio dell’estate, e sono pronto a raccontarla. Per ora, tuttavia, mi fermo qui. Il resto nel post di domani, sempre ambientato in territorio gardesano, uno dei luoghi che più mi affascina, per bellezza e, soprattutto, per cura e attenzione a una simile e portentosa bellezza.

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