Olivo Matto

Il Calendario dell’olio 2013, parla Raffaele Mirarchi

Luigi Caricato

Il Calendario dell’olio 2013, parla Raffaele Mirarchi

Sembra una corsa infinita. Sempre impegnato sul fronte dell’olio, con Olio Officina Food Festival ormai alle porte. Un lavoro ininterrotto, senza alcuna sosta. Anche nel corso della notte la mia mente pensa. Oggi tuttavia mi concedo una pausa sul blog. Lascio perciò la parola al graphic designer Raffaele Mirarchi. Con lui e con l’illustratore Angelo Ruta ho realizzato un bellissimo calendario. Perché raccontarlo io? Lo farò martedi sera a Milano, presso la Libreria del Corso. Intanto lascio la parola a chi ha fatto da tramite tra la mia creatività e l’inventiva figurativa di Ruta. Ecco, dunque, come nasce un calendario, ecco cosa scrive al riguardo Mirarchi.

“Il progetto grafico del Calendario dell’Olio 2013 ha offerto l’opportunità e la fortuna di maneggiare, nella composizione delle pagine, contributi di elevata qualità: i bei testi, densi di riflessioni, cultura e informazioni di Luigi Caricato e le belle ed evocative illustrazioni di Angelo Ruta. Si è trattato di valorizzare e fare interagire questi elementi e, nell’aggiungere i giorni di ogni mese, di conservarne la pregnanza nella pagina senza per questo nascondere o sminuire la funzione e la fruizione dell’essere calendario.

“La scelta dell’impostazione dei giorni è caduta sulla definizione di una colonna verticale laterale – posta di volta in volta a destra o a sinistra – lasciando così tutta la pagina a disposizione dell’interazione e dell’equilibrio tra testi e illustrazioni.

I giorni sono rappresentati con un font a bastone che garantisce neutralità e pulizia informativa, mentre i testi hanno assunto un font graziato moderno in contrapposizione all’elemento puramente informativo dei giorni del calendario e più adatto alla discorsività.

Liberamente, intorno e anche in sovrapposizione alle illustrazioni, in modo netto e puramente tipografico, i testi di Luigi hanno avuto una definizione grafica sia in regular che in corsivo, spesso lasciando a quest’ultimo il compito di sottolineare alcuni passaggi che si segnalavano più significativi. Il tutto tenendo sempre d’occhio la colonna laterale dei giorni per posizionamenti che non apparissero disallineati o disordinati.

Per taluni mesi sono state costruite delle composizioni tra le illustrazioni di Angelo che apparissero evocative dei testi contingenti di Luigi.

Si è scelto alla fine di inserire un cerchio pieno con il numero del mese in negativo perché nella molteplicità delle componenti questo elemento in contrasto è sembrato dare, pagina per pagina, una scansione precisa, come di una narrazione a puntate – scandite dal tempo e che percorrono tutto l’anno – che i testi di Luigi e le illustrazioni di Angelo vanno a raccontare.

E’ un’impostazione generale certamente relativa e confutabile con altre soluzioni anche molto diverse, ma che in questa costruzione ha offerto un equilibrio del tutto.

Questo riguardo ai fronti.

Per i retri, l’impostazione più classica della pagina ha avuto ugualmente il compito di far interagire testi e immagini, facendo in modo da distribuire gli elementi senza spezzare il discorso che, in una maggiore copiosità rispetto ai fronti, aveva la necessità più pronunciata di una continuità e fluidità di lettura.

In alcuni casi gli elementi informativi che si segnalavano per importanza e curiosità sono stati graficamente ripetuti con risalto come nella costruzione di una pagina di giornale, talvolta inserendo qualche piccolo elemento grafico-illustrativo che dialoga con le illustrazioni di Angelo.

Infine, un pantone in una tonalità di grigio, neutra e non troppo scura, ha offerto una maggiore eleganza in riequilibrio con la densità dei testi e delle immagini.

Spero che il risultato appaia come vorrebbe questa descrizione, in ogni caso è stato bello e stimolante lavorare a questo progetto.

Raffaele Mirarchi

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