Olivo Matto

Il futuro dell’olio è adesso

Luigi Caricato

Il futuro dell’olio è adesso

Vi ricordate la canzone di Claudio Baglioni, La vita è adesso. Ecco, credo proprio che sia un titolo molto azzeccato per spiegare cosa mi piace fare: proiettarmi nel futuro vivendo il presente. Ed è pertanto nel nome dell’avanguardia che sto organizzando a Milano la quinta edizione di Olio Officina Festival, in programma dal 21 al 23 gennaio 2016. L’ho scritto in più occasioni: essere all’avanguardia è un modo per poter stare davanti a tutti, prima di tutti, precedendoli, assumendo anche una funzione di guida, quando necessaria. Di solito si ha paura del nuovo, ma la tradizione, si sa, vive di futuro. Tante le novità che a breve annuncerò. Qualcosa, ma poco, ho anticipato a Recanati, nell’ambito di Olio Officina Anteprima. Poco perché occorre abituarsi al piacere della scoperta quotidiana, non perdendo mai il gusto dello stupore. Tra le novità del 2016 uno spazio, maggiore e più evidente, dedicato ai libri di gastronomia, alimentazione e agricoltura, le tre grandi. Altra grande grande novità è nel nome. Dalla quinta edizione il nome è Olio Officina Festival, senza più la parola food che precede la parola festival. Ho voluto concentrarmi meno su una parola abusata, il food, e polarizzare invece le attenzioni sul riferimento all’olio e al festival. Anche il logo del festival è stato rinnovato. E’ ora più snello, senza l’oliva e la goccia d’olio. Resta uguale invece il sottotitolo: Condimenti per il palato & per la mente. Il tema della quinta edizione di Olio Officina Festival 2016 è Avanguardia – L’olio del futuro. Ho fatto riucorso alla parola Avanguardia, così come veniva intesa dai movimenti artistici e letterari del Novecento, con la loro capacità di esprimere, attraberso le loro opere, anche tanta audacia, apportando così innovazione, e individuando e creando sempre nuove tendenze, giocando in ogni caso anticipo sulle tendenze di gusto e sulle conoscenze. Per ora mi fermo qui. Potete ammirare la cartolina che introduce l’evento. E’ l’immagine di riferimento, ma ve ne sono altre di cartoline che preannunciano il festival. L’immagine dei quattro bicchieri è stata individuata come l’immagine portante. Come ogni anno, abbiamo infatti una immagine di riferimento, una illustrazione che viene trasmessa e rilanciata su ogni mezzo di comunicazione, oltre a essere stampata in forma di cartolina e diffusa ovunque. Sono tante però le immagini, che di volta in volta sono state e saranno presentate sui social e in altri canali di comunicazione. Tutte le cartoline sono state realizzate da Valerio Marini. Quella che vedete mette in evidenza il bicchiere ufficiale dell’assaggio dell’olio, oggetto sconosciuto alle masse, e proprio per questo motivo posto al centro dell’attenzione, ricorrendo a diverse tonalità di colore che lo rendono ancora più evidente. La sensazione di stupore, come immaginavamo, è tale da far interrogare le persone che ignorano di cosa si tratti. In molti percepiscono che si tratti di un bicchiere, seppure dalla forma strana, di un tulipano senza gambo. Da questo atteggiamento interrogativo e di curiosità, l’interesse a saperne di più, e intanto preparatevi, gennaio si avvicina.

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