Olivo Matto

Il futuro della pizza non può prescindere dall’olio da olive

Luigi Caricato

Il futuro della pizza non può prescindere dall’olio da olive

Museo Agorà Orsi Coppini a San Secondo Parmense, esterno Museo Agorà Orsi Coppini a San Secondo Parmense, esterno

Nei giorni scorsi ho dato spazio alla pizza sul blog Olio Officina, riportando un appunto polemico di Maria Teresa Bandera, direttrice del periodico “PizzaPress”. Le critiche erano rivolte nei confronti di Paolo Marchi e di quanto è accaduto intorno a “Identità di pizza”. Finché c’è dialettica, è buon segno. Il tema riguardava per l’esattezza il futuro della pizza. Motivo per cui accolgo volentieri un altro stimolo giunto in queste ore da Cecilia Bergamaschi, concernente una tavola rotonda che si terrà a San Secondo Parmense proprio sul futuro della pizza. Quando si parla di futuro – in genere, e a maggior ragione oggi, in tempi di grandi incertezze e profonda crisi economica – è perché c’è qualcosa che non va nel presente. L’evento è organizzato dal Molino Agugiaro&Figna presso il MuseoAgorà Orsi Coppini. Tutto farà perno su un grande domanda: dove e come mangeranno la pizza i nostri figli e nipoti? Da qui un’altra domanda: le pizze gourmet sostituiranno le pizze della tradizione? Ciò che deve essere considerato certo e ormai universalmente acquisito, è che in ogni caso, chiunque voglia innovare, non dovrà mai trascurare un ingrediente di primaria importanza: l’olio extra vergine di oliva, sulla cui qualità non si può in nessun caso prescindere. Non potrà mai esserci buona pizza attingendo a un olio scadente.

Segnate dunque sull’agenda questa data: martedì 16 aprile; la location è appunto il MuseoAgorà Orsi Coppini in via Bruno Ferrari 3, a San Secondo Parmense.

L’iniziativa nasce in occasione della edizione numero ventidue del Campionato mondiale di pizza, per un vero e proprio fuori salone del Pizza World Show, in una suggestiva ambientazione rurale in un insolito uliveto progettato sull’idea, cara agli antichi greci, di una piazza intesa come agorà. Luogo di scambi culturali e di confronto.

In tutto ciò l’olio da olive non avrà certo un ruolo di sceondo piano. Anzi è il caso di prendere in esame il ruolo dell’olio nella realizzazione di un prodotto da forno ormai così universale.

Ma ecco il programma dell’evento.

Ore 17,30 Aperitivo in Jazz

Ore 18,30 Tavola rotonda sul futuro della pizza

Ore 20,00 Cucinarramingo con degustazione di una pizza da maestro

Ed ecco invece il testo di presentazione.

Dopo una degustazione di prodotti per eccellenza simbolo della terra, l’olio ed il pane, che inevitabilmente rimandano al più nobile dono che il lavoro dei campi da sempre ci concede, si farà un salto nel futuro, per provare a comprendere le dinamiche evolutive che stanno guidando il futuro della pizza, e azzardare ipotesi sulla pizza del domani.

Si sa infatti che quello della pizza è davvero un universo a parte, in cui integerrimi fautori della tradizione, si scontrano con entusiasti innovatori rivoluzionari; dove le classica rassicurante pizzeria sottocasa, che fin dall’infanzia ci ha accolto con tovaglia a scacchi e un menù che mai ha visto altre pizze se non le classiche e intramontabili, può distare anche solo pochi metri da un locale che con un design da fare invidia a un museo d’arte contemporanea propone pizze gourmet con impensabili abbinamenti. Ma allora: dove sta andando la pizza? Quali sono le dinamiche che stanno modificando il mondo della pizza e quindi delle pizzerie? Quali sono le ultime tendenze di gusto, di modalità di consumo, ma anche di design dei locali, così come le aspettative e le esigenze del consumatore odierno?

Insomma: dove e come mangeranno la pizza i nostri figli e nipoti?

Rispondere a queste domande sarà l’intento della tavola rotonda.

Coordinatore: Oscar Cavallera > direttore corsi di Bar University, nonché presidente MK Consulting

Antonio Pace > presidente Associazione Verace Pizza Napoletana

Franco Costa > direttore di Costa Group

Franco Manna > presidente Cda Sebeto (Rossopomodoro, Rossosapore, Anema & Cozze, Ham Holy Burger)

Claudio Torghele > presidente di Let’s Pizza, primo distributore di pizza ready to eat on the go

Giampiero Rorato > giornalista enogastronomico, direttore della rivista Pizza e pasta italiana

Riccardo Agugiaro > export manager Le 5 Stagioni per Agugiaro&Figna Molini SpA

L’evento si concluderà con uno spettacolo teatrale legato al mondo del cibo e della cultura culinaria. Quaranta cinque minuti tra racconti, recitazioni e ricette. Una narrazione per rendere onore alla maestria dell’artigiano, laddove anche il pizzaiolo va considerato come tale: Giancarlo Bloise e il suo Cucinarramingo. E, nell’incertezza di sapere quale sarà la pizza del futuro, una degustazione di pizza firmata Le 5 Stagioni.

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