Olivo Matto

L’amore per la terra non conoscerà tramonto!

Luigi Caricato

L’amore per la terra non conoscerà tramonto!

Ricevo lettere in continuazione, e ne sono felice. E’ segno che chi vive la propria personale esperienza agricola trova nei miei scritti l’occasione di confidare un sentimento che lo scuote dal di dentro e che vuole essere ad ogni modo espresso in tutta la sua immediatezza e urgenza. Quest’oggi, ch’è domenica, voglio celebrarla dedicando lo spazio del mio post quotidiano a una lettera che mi è giunta tramite posta elettronica da una produttrice calabrese specializzata nel settore olio da olive. Si tratta di Adele Scirrotta dalla provincia di Cosenza, studi – immagino di agraria – all’università di Pisa, e ora anima propulsiva di Acos Olearia. Lei scrive di un’eterna agricoltura, e nel farlo sostiene il vero, anche perché l’agricoltura è di fatto l’anima pulsante di un mondo che pur restando ingabbiato nelle maglie stordenti della finanza, non può assolutamente permettersi di trascurare il valore etico e civile che è parte strutturale e fondante del lavoro agricolo. Ecco allora la sua lettera, che è a tutti gli effetti una dichiarazione d’amore per un lavoro senza dubbio ricco di fascino e bellezza, ma non per questo meno duro e problematico, perché richiede costanza e tenacia, coraggio e determinazione. Così, dal momento che conosco Adele molto incline al sentimento religioso, come desumo dal suo profilo su facebook, le dedico un pensiero dell’incommensurabile Simone Weil, tratto da Attesa di Dio: “il contadino – scrive con grande lucidità la pensatrice francese – anche quando non dona direttamente il pane ai poveri santifica il suo lavoro, allorché lavorando è felice al pensiero di preparare il nutrimento che toglierà la fame degli uomini. Così egli produce per gli altri la carne e il sangue, sacrificando la sua carne e il suo sangue”.

Buongiorno Direttore,

nonostante tutto, nonostante burocrazia e crisi del momento sto impiegando tutte le mie energie per non far addormentare i miei sogni….

Intitolerei questa piccola lettera per il piacere di raccontare L’eterna Agricoltura.

Da che mondo e mondo essa è sempre stata la prima impresa, inizia con un piccolo pezzetto di terra per poter far mangiare un “figlio unico” e poi se questo “figlio unico” si innamora di questo piccolo progetto postogli nelle proprie mani, diventa una piccola impresa.

Ognuno di noi è nato in piccolo e solo credendoci, comprendendo tutto ciò che la terra ci trasmette, ci dà, si diventa azienda, azienda grazie alla quale si garantisce un futuro, una sicurezza, una certezza, una speranza.

Viaggiando molto da nord a sud, e da sud a nord, mi capita di incontrare gente che ha aziende agricole, o che presta lavoro dipendente presso le aziende agricole stesse. La cosa che più mi ha colpito, nonostante il momento che l’agricoltura sta vivendo, è l’amore che continua ad esserci per la terra, il lavoro che si presta verso la terra stessa con la passione dagli stessi dipendenti.

L’amore per la terra non conoscerà tramonto!

La storia di oggi non indebolirà i propri sogni.

Io sono quella bambina che un tempo giocava, correva spensierata nel frantoio.

Quella bambina che ero io un tempo non si rendeva conto delle difficoltà del lavoro, ma certamente il suo cuore era lì, in quell’ azienda che oggi cresce ogni giorno. Il mio grido è per invitare tutti coloro che vivono sulla propria pelle l’agricoltura a non demordere, anche perchè le soddisfazioni arrivano sempre, non subito. Arrivano quando l’imprenditore è davvero convinto della gioia che trarrà in futuro.

Un grazie infinito per il momento dedicatomi.

Un salutone,

Adele Scirrotta

Adele Scirrotta

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