Olivo Matto

L’esempio di una imprenditoria illuminata

Luigi Caricato

Poche parole per raccontare il quadro della situazione attuale in Italia. Le imprese solide, come ne esistevano un tempo, sono oggi rare, molte perlopiù cercano di sopravvivere, non avendo lo spirito propulsivo dei fondatori, e non avendo più una managerialità all’altezza di reinventare e reinventarsi, non dimostrando una evidente personalità.

Eppure c’è chi dimostra di avere coraggio e determinazione. Avete presente quelle imprese che dall’oggi al domani sono passate a produrre da alimenti contenenti olio di palma ad altri che recitano l’indicazione “senza olio di palma”. Che delusione! Hanno lasciato che tanti consumatori utilizzassero il tanto vituperato olio di palma cagionando tutti i mali del mondo ai malcapitati clienti, e poi? Poi, dopo tante polemiche, tutte solo italiane, hanno fatto (permettetemi di dirlo, da pavidi) marcia indietro.

Già, da pavidi, perché questo atteggiamento, anche se dimostra tanta dimestichezza e flessibilità nel cambiare rotta, dimostra pure che non ci sono più aziende illuminate, forti e tenaci. Se da un lato vi sono aziende senza nerbo, seppure dai marchi noti e che ancora godono del prestigio del passato, banderuole che vanno incontro al vento, dall’altro lato c’è ancora una imprenditoria illuminata che lascia ben sperare.

La coerenza e integrità della famiglia Ferrero, che non cede sull’olio di palma e lo difende con coraggio e con contenuti e ragioni più che solidi, è encomiabile. Lo è, soprattutto, in quanto, di fatto, l’olio di palma non fa male ed è anzi un ingrediente funzionale e prezioso in diverse preparazioni alimentari. Tutto ciò è la chiara dimostrazione che i buoni esempi ancora esistono.

Un gran peccato, invece, per tutte le altre aziende, prive, evidentemente dello spirito pionieristico e propulsivo che pure animava un tempo i fondatori.

Le imprese che cedono ai ricatti delle mode non hanno credibilità. Se non sono in grado di difendere il proprio passato, ciò che hanno fatto, l’essenza stessa del proprio lavoro, allora, lo dico con tutta sincerità, non meritano nemmeno il rispetto dei propri clienti, né alcuna considerazione.

L’olio di palma resterà sui mercati, si continuerà a produrre e a essere utilizzato ovunque. Non verrà mai meno, nonostante l’insistita demonizzazione in atto (paradossalmente, solo in Italia).

È più probabile, invece, che accada il contrario: che vengano meno le aziende che oggi rinnegano con troppa superficialità ciò che hanno sempre fatto: utilizzare l’olio di palma.

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