Proprio così: “L’olio è perfetto quando non c’è difetto. L’amaro e il piccante? Sono valori aggiunti”. A sostenerlo è stata Paola Fioravanti, la presidente e fondatrice dell’Umao, l’Unione mediterranea assaggiatori oli. In missione entrambi ad Alghero, il 3 e 4 maggio scorso, per la sesta edizione del Premio “La degustatrice di olio di oliva”, dopo aver conversato con lei ho voluto subito riportare nero su bianco una sua osservazione schietta e sincera, con cui viene a rompersi uno schema rigido nel quale si stava cristallizzando la valutazione degli oli da olive. L’olio – ricordiamolo – è un alimento d’uso comune e corrente. L’amaro e il piccante sono pregi, quando armonici, ma non sono l’affermazione di un valore assoluto.
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