
A Olio Officina Food Festival ci sarà spazio per festeggiare il tentennale Onaoo, l’organizzazione di assaggiartori d’olio con sede a Imperia che ha dato il via uffficale al mondo delle degustazioni d’olio e dei corsi di formazione sin dall’ormai lontano 1983. Lunedi vi comunicherò nel dettaglio tutti gli interventi di una convention che si svolgerà a Palazzo delle Stelline a Milano. L’aspetto su cui interverrà Marcello Scoccia, il vicepresidente Onaoo, nonché capo panel e direttore della Scuola per assaggiatori professionisti di oli alimentari di oliva, è il ruolo dell’assaggiatore quale figura professionale in grado di creare anche dei blend. Un motivo in più per riflettere. Finora si è inquadrato l’assaggiatore d’olio solo ed espressamente nel ruolo tradizionale di figura esterna al prodotto già finito, senza pensarlo in un ruolo attivo, intento a realizzare l’olio da produrre e selezionare gli oli da colocare in bottiglia in funzione delle esigenze del mercato e del soddisfacimento dei gusti del consumatore.
La grande domanda è la seguente: può esserci un assaggiatore che vada oltre la veste del panelista, diventando così, a tutti gli effetti, responsabile della qualità e artefice, nel contempo, nell’ambito della creazione dei blend?
Sono maturi oggi i tempi per questa nuova connotazione professionale?
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