La pubblicità è l’apoteosi della creatività a fini commerciali. Occorre un grande genio per essere efficaci e raggiungere l’obiettivo. È difficilissimo indovinare una strategia comunicativa.
L’olio ricavato dalle olive, nonostante sia un alimento che si associa a qualcosa di naturale, che fa bene alla salute, ricco di profumi e sapori variegati, non riesce a emergere e viene compreso a fatica.
Occorre svecchiare l’immagine, per ricavarne una nuova, proiettata al futuro. Il prodotto è sì antico e millenario, ma l’olio di oggi non è paragonabile all’olio di ieri. È un prodotto diverso, migliore, frutto di una tecnologia che lo ha perfezionato e reso fruibile diversamente.
Oggi l’olio è più versatile, negli impieghi a crudo e in cottura. Bisogna pertanto partire da un approccio estremamente positivo, individuando gli elementi di fascino, che attraggono di più, sviluppando un approccio emotivo e insieme razionale con il prodotto.
Non una visione edonistica fine a se stessa, ma un avvicinamento all’olio che crei curiosità, stupore, desiderio di appagamento.
Di questo e altro si argomenterà alla ottava edizione di Olio Officina Festival, a Milano dal 31 gennaio al 2 febbraio. Il perché e il come lo scoprirete a Milano, nelle sei sale e nel chiostro di Palazzo delle Stelline.
Io ci sarò e vi aspetto
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui
Commenta la notizia
Devi essere connesso per inviare un commento.