Olivo Matto

Petrini Plus, quando a innovare è un’azienda agricola

Luigi Caricato

Petrini Plus, quando a innovare è un’azienda agricola

Ci si lamenta che manchino idee. Non è vero. Le idee ci sono, manca semmai chi le sostenga e nel contempo le favorisca. Come pure non mancano produttori dotati di intuizioni significative. Sì, perché vi sono persone dotate di grande inventiva, dinamismo e coraggio di intrapresa, peccato siano lasciate sole o addirittura ostacolate. Penso a Francesca Petrini, imprenditrice seria, determinata e volitiva, dotata soprattutto di un’acuta, e piuttosto rara, capacità di guardare avanti. Penso anche ai suoi pregevoli oli della linea tradizionale, ma in particolare agli extra vergini che recano il segno di una originalità frutto di una ben precisa strategia. L’olio Cupìdo per gli innamorati, per esempio. O l’olio delle Winx, dedicato alle bimbe appassionate cultrici delle celebri fatine. E, al di sopra di tutto, c’è il Petrini Plus, di cui proprio ieri è apparsa una nota sul sito di Olio Officina Food Festival. Il Petrini Plus è un extra vergine talmente innovativo che c’è, addirittura, chi si è sforzato di imitarlo vantando la presenza di vitamina D. Ma la vera innovazione è dell’azienda di Francesca Petrini, la quale, a scanso di equivoci, è un’impresa semplice, come tante altre ve ne sono in Italia: un’azienda agricola in senso stretto, a conduzione familiare.

I Petrini operano a Monte San Vito, in provincia di Ancona. Sono molto bravi, tanto da essere stati in grado di iniziare da soli un nuovo percorso esplorativo, andando oltre l’olio extra vergine di oliva. Bravi al punto che una nota azienda di marca le corre dietro con un prodotto analogo, ma non è detto che le imitazioni siano all’altezza delle idee originali. L’extra vergine Petrini Plus viene arricchito con vitamine D3, K1 e B6. E’ l’espressione di un progetto ormai consolidato, testato presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche. C’è un brevetto internazionale che ne tutela l’idea.

Francesca Petrini a difesa del suo originale prodotto cita l’impareggiabile Victor Hugo, autore di romanzi del calibro di Notre-Dame de Paris e Les Misérables. Hugo è stato d’altra parte fulminante con il suo monito: “Non imitare mai niente e nessuno. Un leone che imita un leone diventa una scimmia”. Per questo Francesca ci tiene molto a chiarire che a fare la differenza rispetto alle imitazioni non è l’azione della singola vitamina D, ma quella sinergica di ben tre vitamine – D3, K1 e B6 – le quali nell’azione combinata garantiscono gli effetti salutistici riscontrati con le analisi effettuate dalla Facoltà di Medicina di Ancona. Insomma, chi ha orecchi per intendere intenda. L’innovazione messa in atto dalla Petrini ha tutte le carte in regola per essere elogiata e premiata dal mercato.

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D3,K1 e B6: sono le vitamine necessarie per fronteggiare l’insorgenza dell’osteoporosi. L’extra vergine Petrini Plus®, frutto di una innovazione ideata dalla famiglia Petrini, diventa l’olio da olive d’uso quotidiano, brevettato a livello internazionale, regolarmente raccomandato da reumatologi e nutrizionisti

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