Olivo Matto

Piacere, extra vergine! La giornata dell’orgoglio oliandolo

Luigi Caricato

Piacere, extra vergine! La giornata dell’orgoglio oliandolo

Non è andata bene. E’ andata più che bene, la giornata-evento dedicata ai 50 anni dell’olio extra vergine di oliva. Ho lavorato tanto, per organizzarla, ma i risultati sono memorabili. Sono contentissimo, perché era necessario dare una svolta a un settore inerme quanto inerte. Le persone di buona volontà hanno risposto coralmente, il programma era impeccabile, le emozioni tantissime.

Tante le occasioni per riflettere. Non sono mancati gli spunti interessanti da sviluppare. Peccato solo per la brutta figura rimediata dalla stampa generalista – non tutta per la verità – e in particolare dall’agenzia Ansa. Quest’ultima, mancando all’appuntamento per dabbennagine – o per propria coerente scelta: ignorando di sana pianta tutto ciò che ruota intorno all’agroalimentare – arriva in grave ritardo sulla notizia, addirittura il 4 dicembre, due giorni dopo l’evento, dopo che altre agenzie stampa avevano già ripreso il comunicato stampa di Teatro Naturale, o il comunicato stampa diffuso dalla Cia, la Confederazione italiana agricoltori.

Che occasione perduta! La più grande e più conosciuta agenzia stampa italiana scivola malamente sull’olio (ma non solo sull’olio, per la verità) – e così riprende la notizia sui 50 anni dell’olio extra vergine di oliva, trascurando tuttavia la paternità della mia idea, oltre che la cronaca stessa dell’evento, fattore determinante per le attenzioni sul cinquantenario dell’olio extra vergine di oliva. Non c’è da stupirsi: l’Ansa arriva sempre in ritardo, rispetto alle altre agenzie, e taglia, anziché sintetizzare, le notizie, snaturandole.

Nessuna polemica pretestuosa, sia ben chiaro, ma valga, a sostegno delle mie accuse, l’assenza di un giornalismo agricolo qualificato in Italia. Agli eventi importanti – e figuriamoci quelli meno importanti – non c’è mai alcun giornalista che li segua: si riportano tal quali, o tagliandoli in alcune parti, i comunicati stampa diffusi dai diretti interessati. Ed è questo il grado di professionalità del giornalismo italiano? Resto senza parole.

Il fatto è che a Milano il 2 dicembre si respirava un’aria nuova, complice l’entusiasmo che si percepiva in sala. Ed è ovvio che mancando i giornalisti dell’Ansa, questi si limitino solo a raccogliere una parte della realtà, svuotandola di efficacia comunicativa. Sull’argomento ritornerò, giacché sono anni che denuncio l’assenza del giornalismo dai temi agricoli. E’ ora di smetterla con tale indecente condizione di marginalità riservata all’agricoltura. L’Italia merita francanente un giornalismo diverso, meno fatiscente.

Fortuna ha voluto che molti giornalisti erano presenti, potendo verificare di persona le intenzioni che hanno motivato tale scatto d’orgoglio. Non resta che attendere le loro considerazioni sulle varie testate, per lo più periodiche. Tra i quotidiani, hanno dato rilievo all’evento in particolare il “Corriere della Sera”. Anche la tivvù ha segnalato l’importante kermesse, al TG1 Economia dell’1 dicembre.

Per ridestarci da questa deriva giornalistica (in realtà vi sono firme autorevoli preparate e capaci, ma che non trovano spazi né visibilità sulla stampa generalista, e figuriamoci in tivvù!), propongo alla vostra attenzione la degustazione di un olio donato dall’azienda pugliese Nicola Pantaleo ai partecipanti alla giornata-evento del 2 dicembre.

SAGGIO ASSAGGIO

> Pantaleo >> fruttato 100% italiano, selezione oro

L’olio nel bicchiere > è un blend di oli ricavati da olive prodotte in varie zone d’Italia. Alla vista è limpido, di colore giallo dorato dai riflessi verdolini. Al naso ha profumi di oliva fresca, dai sentori vegetali di carciofo. Al palato è morbido ed equilibrato nelle note amare e piccanti, sapido e insieme delicato, piacevolmente fluido. In chiusura una lieve punta piccante e richiami alla mandorla.

Consigli per un buon abbinamento > crostini con fegatini di pollo e datteri; orecchiette con crema di broccoli, uvetta e pinoli; polpette di melanzane; involtini di fesa di tacchino con cremolata di verdure

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