Olivo Matto

“Primadonna”, l’olio della vergogna

Luigi Caricato

“Primadonna”, l’olio della vergogna

Qualcuno di voi dirà: perché un appellativo così poco conciliante? Cosa è accaduto mai a Luigi Caricato, al punto da mandarlo su tutte le furie all’inizio del nuovo anno? Il primo gennaio si celebra oltretutto la giornata della pace. Ovunque nel mondo, a parte i continui ammazzamenti di cristiani che passano sotto silenzio quando non sono eclatanti come in Egitto. E’ accaduto questo. Come al solito. Le consuete offerte della Gdo. A prezzi stracciati.

Sul “Corriere della Sera” di venerdi 31 dicembre la catena di supermercati LIDL propone i soliti adescamenti servendosi della tecnica del sottocosto spinto, al limite della legalità.

Scrivo adescanenti non a caso. Perché non c’è sostanziale differenza tra gli adescamenti dei minori e gli adescamenti dei consumatori. Il principio è il medesimo: attrarre a sé. Solo che adescando i minori si commette reato, adescando i consumatori non accade nulla: si può fare.

Si può fare, nonostante l’esistenza, in Italia, di una legge sul sottocosto. Legge che, evidentemente, o non viene fatta osservare, o è stata elaborata così maldestramente che diventa alla fine del tutto inutile come disposizione, perché inefficace.

Visto che siamo solo all’inizio dell’anno, ci fermiamo qui: alla sola indignazione.

I nostri politici saranno impegnati a gozzovigliare, a loro poco importa di quel che accade nel suolo patrio o altrove. A loro importa la presa e la gestione del potere, non gli interessi della collettività e di quanto accade.

L’olio incriminato questa volta si chiama “Primadonna”. Non è la prima voltache questa primadonna cali l’intimo per concedersi a chicchessia a prezzi stracciati.

Nel giugno 2010la bottiglia da litro dell’olio extra vergine di oliva “Primadonna” era posta al pubblico a 1,89 euro. Un prezzo infamante per un olio extra vergine di oliva: vetro, etichetta, tappo a vite, versatore, imballo, nonché trasporto, guadagno per l’olivicoltore, il frantoiano, il mediatore, il confezionatore e la catena distributiva compresi nell’euro e 89 centesimi!

La stessa azienda. Lo stesso olio extra vergine di oliva: “Primadonna”, la stessa bottiglia da litro nella giornata di venerdi 31 dicembre 2010 è stato posta in vendita sugli scaffali LIDL a 1,69 euro!

Non contenti, nella pubblicità a tutta pagina sul “Corriere”, i supermercati LIDL hanno messo in evidenza i seguenti punti, giusto per far percepire maggiormente la convenienza:

Olio extra vergine di oliva

– Per una cucina genuina

– Ideale per condire le tue insalate o su tutte le pietanze della cucina mediterranea

– 1 litro

Avete compreso la lezione?

Ora, ciascuno è libero di agire secondo la propria coscienza. Per carità. Non stiamo qui a giudicare l’olio extra vergine di oliva in questione, analizzandolo come abbiamo fatto con altri campioni venduti sottocosto. E’ evidente che tutti gli oli in promozione risultino sempre nei termini di legge, dovendoli analizzare.

La questione è un’altra: ha senso che un’azienda, pur di stare sul mercato, svenda un prodotto al punto da accettare che sia posto in vendita a prezzi più concorrenziali di oli merceologicamente inferiori?

Per me, sarà pure un olio extra vergine di oliva che risponde, in tutti i sensi, ai canoni previsti dal legislatore, ma resta, nonostante ciò, un offensivo “olio della vergogna”.

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