Il batterio che sta devastando l’olivicoltura pugliese si estende sempre più verso nuove aree. La responsabilità è da attribuire solo a coloro che hanno impedito in questi anni di contrastare e arginare la diffusione di Xylella fastidiosa, in primis la Procura di Lecce, che ha addirittura inquisito scienziati e studiosi, quindi a seguire i politici inetti, tra i quali Michele Emiliano, il peggior governatore pugliese in assoluto di sempre, il movimento 5 Stelle, e tutti coloro che hanno fatto tutto il possibile e l’immaginabile per danneggiare il territorio legandosi agli alberi e impedendone a suo tempo l’eradicazione.
Gli olivicoltori danneggiati, i vivaisti, i frantoiani e le aziende confezionatrici dovrebbero intentare una azione collettiva contro i responsabili della diffusione del batterio in modo da farsi risarcire gli ingenti danni economici subiti.
Non è giusto che a pagare sia il territorio e chi vi lavora. Per i danni di cui sono colpevoli in tanti, per negligenza, stoltezza o ignavia, dovranno rispondere tutti in prima persona, con i propri beni, soprattutto i complottisti più irriducibili.
È da qui che occorre ripartire, solo da qui.
Per rendere giustizia a chi è stato danneggiato.
Per far ripartire una economia olivicola e olearia pugliese in sofferenza e bisognosa di riscatto.
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