Olivo Matto

Una mousse di carote all’harissa. Con olio made in Tunisia

Luigi Caricato

Una mousse di carote all’harissa. Con olio made in Tunisia

Avete voglia di qualcosa di esotico? Bene, allora procuratevi un bel libro di “ricette facili di un gastronomade senza frontiere”. L’autore? Si tratta proprio di lui: di Vittorio Castellani, alias Chef Kumalè. L’ho conosciuto di persona forse dieci anni fa e più, a Torino. Lo seguo sempre con molta attenzione, perché è persona competente e capace, in grado di suscitare curiosità e interesse verso le cucine “altre”. Con il suo Nuvole di drago e granelli di cous cous, edito da Vallardi, vi sono tutti gli elementi per innamorarsi di una varietà di cucine sorprendenti.

Il criterio principale della stesura del libro resta la semplicità e l’immediatezza; e in effetti il linguaggio è chiarissimo, con un autore che si preoccupa di essere compreso da tutti, senza fraintendimenti, tanto da avvalersi in coda al volume di un ricco glossario. Provare per credere.

Ed ecco, per entrare più in confidenza con il libro di Castellani, una ricetta tunisina in cui le olive e l’olio extra vergine di oliva compaiono da protagonisti tra gli ingredienti.

LA RICETTA

Omihouria. Mousse di carote all’harissa

Ingredienti per 4/6 persone

500 g di carote

1 cucchiaio di salsa di peperoncino harissa

2 cucchiai di aceto di vino bianco

50 ml di olio extra vergine di oliva

1 cucchiaino di carvi macinato

3 spicchi d’aglio

olive nere (facoltativo)

sale

Preparazione

Strofinate le carote sotto l’acqua corrente con una spazzola di fibra senza pelarle e fatele lessare in abbondante acqua bollente leggermente salata. Scolatele e lasciatele raffreddare. Schiacciatele quindi con una forchetta o passatele al mixer, e condite il purè ottenuto con la salsa harissa diluita nell’aceto, l’olio di oliva (extra vergine), il carvi e l’aglio tritato. Aggiustate di sale, lasciate riposare al fresco e servite come stuzzichino, guarnito, se volete, con olive nere.

SAGGI ASSAGGI

E per chi segue Olio Officina, ecco la sopresa, con i due saggi assaggi di oli tunisini. Un extra vergine da olive Chemlali di Sfax, ed uno invece ottenuto dalla molitura di olive di varietà Chetouni.

Olio extra vergine di oliva, da olive Chemlali

Vista > Giallo oro, limpido

Olfatto > E’ un fruttato maturo, molto intenso.

Gusto > E’ dolce e morbido, con note amare e piccanti lievi e in buon equilibrio.

Olio extra vergine d’oliva, varietà Chetouni

Vista > Giallo oro, limpido

Olfatto > E’ un fruttato verde di lieve intensità.

Gusto > E’ dolce, con note amare e piccanti in buon equilibrio e di lieve intensità, vegetale.

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