Jean Paul Mifsud, maltese, giornalista televisivo, inviato speciale è olivicoltore in Sicilia. La sua azienda ha una faccia per emblema, la sua, con tanto di barba e cappello. A Olio Officina Food Festival 2014 ha vinto il primo premio nel concorso di packaging "Le Forme dell’olio"

Quand’ero bambina l’olio da olive aveva un gusto rancido, non sempre gradevole. Oggi è diverso. In Istria si producono oli eccelsi, ma la Croazia ha un consumo pro capite di soli due litri l’anno. Ne parliamo con Doris Ceris Otočan, ristoratrice e chef

Rientra nel progetto “Abitare i Paduli” ed è realizzata a mano. A volerla i giovani di Lua, impegnati a produrre olio dagli oliveti abbandonati. Dietro vi è Angelo Milano, ideatore della linea d’abbigliamento “Roba di Sangue” e del Fame Festival di Grottaglie

Identità, bellezza, custodia. Sono questi i tre capisaldi da tenere ben presenti. Il canto dell’ulivo è una polifonia che abbraccia i millenni della storia e fa dialogare singoli e popoli all’insegna dell’amore e della pace. L’olio è poesia dell’eterno

L’idea dell’agricoltura come mondo a parte è il più grave dei pregiudizi. Ciò accade ogni qualvolta si accantonano le grandi politiche strutturali di modernizzazione per dare spazio a interventi assistenzialistici e protezionistici

Non solo olivi. La capacità affabulatoria coinvolge altri alberi. Una collezione di alberi da frutto, provenienti per lo più da zone collinari e montane, dimostra che la biodiversità in campo agricolo derivava dall’istinto di sopravvivenza e ne era la teoria e la pratica

Pierluigi Rinaldi è la figura di riferimento della Raineri di Chiusanico, in Liguria. “Parliamo a un mondo che non ha interesse ad ascoltare né a imparare. Per l’Italia – precisa il noto imprenditore oleario – sono necessari cambiamenti radicali. Penso – dice – che si siano perse un sacco di opportunità

La presidente dell’associazione “Cuoche a domicilio”, Maria Elena Curzio, l’olio da olive lo deve “sentire in bocca come un alimento da masticare”. Per una bottiglia è disposta a pagare anche 12 euro

Tre edizioni di Olio Officina Food Festival con le sue immagini simbolo. Ogni edizione è stata contraddistinta da una illustrazione sempre diversa

Tutto parte da Il corvo di pietra, libro di Marco Steiner, con una nuova avventura di Corto Maltese. Alchimia e cucina si trovano riunite nel personaggio di Chiaromonte, erede di una nobile schiatta isolana che avrebbe potuto riscattare la Sicilia dal gioco straniero. Dietro, la storia culinaria di un cuoco reale: Ciccio Sultano

La nostra mamma – riferisce Anna Laura Folena – ci racconta ancora oggi di quando spalmava sui culetti arrossati di noi neonati un’emulsione “miracolosa”, ottenuta sbattendo l’olio d’oliva con poche gocce d’acqua, fino ad ottenere una crema bianca

L’installazione di Studio Pace 10 affronta le tematiche legate all’inquinamento, alla contaminazione alimentare e al biocidio, il pensiero va immediatamente alla “terra dei fuochi” e a quanto avviene attorno all’erea tarantina con l’Ilva

La violoncellista Ludovica Rana si racconta. Mia nonna – dice – cucina ancora con una certa energia e l’odore della sua cucina è assolutamente inconfondibile. Così l’olio: continua a tenerlo nel serbatoio di zinco di sempre

Non vedere più l’olio come realtà tangibile, materiale, ma come essenza che trascende il prodotto. E’ questo l’obiettivo di Giorgio Basile, il medico e olivicoltore che non rinuncia alla speranza di un’Italia migliore