Frangere
[fràn-ge-re] dal latino frangere, v. tr. spezzare, rompere, frantumare, infrangere / riferito alle olive: frangere le olive per estrarre l’olio / in senso figurato: rompere gli schemi
Saperi
Autoritratto sincero e appassionato di una produttrice ligure: “bisogna sognare in grande perché se anche i sogni non si avverano, un piccolo passo nella loro direzione può lasciare un segno profondo”
[fràn-ge-re] dal latino frangere, v. tr. spezzare, rompere, frantumare, infrangere / riferito alle olive: frangere le olive per estrarre l’olio / in senso figurato: rompere gli schemi
Quel che abbiamo ereditato, che coltiviamo e che lasceremo ad altri. Un saggio – storico, letterario e spirituale – ispirato all’olivicoltura ligure
L’olio dell’infanzia – un raro “imprinting” sensoriale, affettivo e umano – nella testimonianza di una scrittrice: “con un po’ di sforzo potrei forse descrivere il sapore di quell’olio, mi sembrerebbe tuttavia di profanare la verginità di un ricordo”
Fresche, nutrienti, leggere, purchè condite bene. Il responsabile acquisti della nota azienda olearia pugliese di Fasano, ci introduce al libro 365 insalate per tutto l'anno e per tutti i gusti, di Alice nel Paese delle insalate, edito da Mondadori
Inaudito! Accade anche questo in Italia. Complici, e colpevoli, due strani soggetti: Flavio Lenardon e Giuseppe Stagnitto. C’erano pure le forze dell’ordine, all’ingresso nell’oliveto; e perfino un monsignore, con un nutrito gruppo di sacerdoti al seguito. Ma a fare cosa?
Documento. L’analisi dei fabbisogni in un documento Inea, frutto di un workshop che si è svolto a Roma lo scorso dicembre, in vista della redazione di un documento nazionale strategico sui settori cardine dell’agricoltura italiana
Grande sostenitore della Dop Cartoceto, è stato un genio eclettico e un sognatore. Elaborava idee e proposte: sua l’invenzione dell’olio solido, ma anche del tappo-dosatore-salvagoccia
Le grandi, nere, ancestrali bufale d'acqua portate in Italia dai Saraceni. Con la differenza eroica tra partire e viaggiare, tra la stupida ansia e il buon pretesto