Saperi

Che Puglia è 13 anni dopo?

Amarcord. Cosa è cambiato nello scenario produttivo? Ripercorriamo, attraverso una lettura a ritroso, la prima regione olivicola d’Italia a partire dalla pubblicazione di un libro in cui il protagonista era il Paese con tutte le sue molte sfaccettature

Olio Officina

Che Puglia è 13 anni dopo?

Prosegue l’operazione amarcord, con la quarta puntata. Questa volta, dopo Sicilia, Calabria e Sardegna, è la colta della Puglia.

Quando apparve nel luglio 2001, Oli d’Italia. Guida agli extra vergini regione per regione, nella celebre collezione degli Oscar Mondadori, d olio si parlava e si scriveva poco e niente.

A riprendere in mano il libro, abbiamo pensato bene di scorrere le recensioni degli oli, che riproponiamo, per la curiosità di chi legge oggi.

Ed ecco a voi la Puglia olearia così come appariva nel 2001.

Gli oli delle aziende pugliesi recensite in Oli d’Italia sono, in ordine:

– Lucrezio, di Azienda agricola Francesco Caricato

– La Rena, della Antica azienda agricola Leone De Castris

– Santa Venia, della Masseria Santa Venia

– Aprol, della Aprol Lecce

– Casa di Caroli, dell’Oleificio Stefano Caroli

– Vetrere, dell’azienda agricola Vetrere delle sorelle Bruni

– Di Cagno Abbrescia, dell’agricola Di Cagno Abbrescia

– Galantino, del Frantoio Fratelli Galantino

– Goccia di Sole, dell’Oleificio cooperativo Molfetta

– Re Manfredi, Dop Dauno, di Olearia Clemente

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui

Commenta la notizia