Saperi

Coltivare con la luna

Ha davvero senso oggi tirare in ballo l’influenza che il nostro satellite eserciterebbe sul buon esito delle attività agricole? Si tratta senza dubbio di una radicata credenza popolare che rimane sempre viva e attuale. Infatti c’è chi assicura effetti miracolosi sul suolo coltivato, e chi sostiene che vi siano giorni e ore della giornata in cui è proibito operare. Occorre crederci davvero? Cosa dice al riguardo la scienza fisica moderna, la stessa ci ha permesso di andare sulla luna?

Alberto Guidorzi

Coltivare con la luna

Nella credenza popolare la luna influenzerebbe molti comportamenti umani, come ad esempio il sonno, l’aggressività, i suicidi, e avrebbe un impatto non indifferente nell’indirizzare le pratiche agricole. È ancora radicata la credenza che ci sarebbero più parti nelle notti di luna piena che in concomitanza di altre fasi lunari. Però, dalle indagini fatte con criteri scientifici non sono mai state confermate le predette credenze. Ci si potrebbe chiedere perché tante persone ci credono, mentre le indagini scientifiche non danno nessuna conferma? La risposta sta nei biais cognitivi che sono riassumibili nel preferire leggere o sentire cose che confermano la credenza, rifiutando quelle che la invalidano.

Le credenze popolari, essendo ancorate a tradizioni tramandate nei secoli, sono dure da scalfire ed in particolare quelle legate alle pratiche agricole. Infatti occorre considerare che il modo e relative istruzioni di come coltivare la terra si è per millenni tramandato di padre in figlio, e soprattutto non esisteva la contestazione verso i padri o degli anziani in generale. Tuttavia è altresì vero che ciò che la scienza contesta oggi ha anch’essa una storia secolare. Olivier de Serres a cavallo del XVII/XVIII sec. faceva notare le contraddizioni e diceva: “non è spiegabile che ad Avignone ed a Nimes, che hanno lo stesso clima, si usino fasi lunari diverse per eseguire la stessa pratica agricola”.Al De Serre si è aggiunto La Quintinye (giardiniere del Re Sole) che testimonia, che dopo numerose e frequenti osservazioni da lui fatte, le influenze lunari e astrali in generale sono proprie degli orticoltori incapaci, essi cercano di camuffare il loro non saper fare propinando credenze a coloro che di agricoltura non sanno nulla(sono passati più di 300 anni e la storia si ripete!). È tanto vero ciò che la conferma la troviamo in Duhamel de Monceau che solo 50 anni dopo dice una cosa ancora di estrema attualità: “Occorre abbandonare queste pratiche totalmente ridicole e in opposizione alla buona fisica sempre sottomessa alla sperimentazione”.

Purtroppo nel XXI sec. abbiamo ancora chi giura esserci, per influenze astrali, effetti miracolosi sul suolo coltivato e sulle radici dei raccolti, resi tra l’altro più resistenti alla siccità, con la somministrazione di soli 100 g di merda di vacca (preparato biodinamico 500) oppure sulla parte aerea degli stessi raccolti se si spargono 4 g in un ettaro di preparato biodinamico 501). Si risparmiano al lettore gli effetti di altri preparati biodinamici per non tediarlo con pratiche prestidigitatorie.

Maria Thun (un’infermiera), invece, pur non rinnegando le idee steineriane della biodinamica, ci ha propinato nel corso del secolo scorso il suo calendario delle semine basato sulla posizione della luna rispetto allo zodiaco; ad ogni segno zodiacale è associato un elemento ed una parte di pianta. Ecco un esempio: quando la luna è nella costellazione dell’ariete è un giorno “frutto”, mentre quando la luna è nella costellazione del toro è un giorno “radice”e quindi si dovrebbero seminare le patate (non scandalizziamoci, un’infermiera non può sapere che la pianta della patata produce tuberi, cioè fusti e non radici).

Il calendario lunare di Maria Thun

Per complicare le cose e poter sempre dire, in caso di insuccesso o di nessuna influenza constatata, che non si sono seguite le regole alla lettera, si prendono in considerazione anche: le fasi lunari, la distanza luna/terra, l’altezza della luna sull’orizzonte, le posizioni degli altri pianeti e perfino le feste religiose cattoliche. Ma non è finita qui, dato che tra una posizione della Luna e un’altra vi è un intervallo sette giorni circa, questi non hanno tutti gli stessi effetti: se si semina tra il 5° ed il 3° giorno prima della luna piena si ottengono raccolti soddisfacenti, non così se prima o dopo. Tuttavia la regola non vale per le patate. Dulcis in fundo, vi sono anche giorni e ore della giornata in cui è proibito operare, bisogna stare assolutamente fermi. Uno di questi momenti è quando siamo in presenza di nodi lunari (momento nel quale la luna passa nel piano dell’eclittica), solo che sono ben quattro questi giorni in un ciclo lunare. Si arriva persino a dire che nel tal giorno tra le 7.10 e le 7.15 del mattino bisogna astenersi da qualsiasi pratica orticola.

Cosa dice la scienza fisica moderna in proposito?

Torniamo seri e vediamo che cosa dice in proposito la fisica moderna. Attualmente e semplificando molto, tutti i fenomeni fisici misurabili possono essere assimilati a quattro forze fondamentali: la gravitazione, l’elettromagnetismo e le interazioni nucleari forti e deboli (al limite l’ultima è assimilabile alla seconda). Comunque le ultime due le tralasciamo perché hanno un raggio d’azione talmente infinitesimale che non possono influenzare gli astri di cui stiamo parlando.

La luce

La luce, assimilabile all’elettromagnetismo, ci proviene esclusivamente dal sole (la luna non ci invia luce propria, ma solo quella che riceve dal sole) e sappiamo avere una grande importanza sulle piante perché esse ne prendono il calore ed i fotoni necessari alla fotosintesi e alla produzione vegetale in particolare. Inoltre la luce varia al variare dei movimenti della terra rispetto al sole e tutto ciò determina le stagioni, la meteorologia ed il clima (si fa notare en passant che le due ultime cose non sono assimilabili, mentre oggi si fa una grande confusione). Vogliamo vedere cosa ci riflette di luce la luna e cosa ci manda il sole? In una sera di plenilunio il flusso luminoso che la luna manda sulla terra è di 0,25 lux, mentre in una giornata di sole il flusso luminoso che ci arriva varia da 20.000 a 100.000 lux, ciò è in rapporto alla copertura nuvolosa del cielo. Detto in altre parole una pianta in una notte di plenilunio riceve la stessa luce di quella che il sole ci manda in un decimo di secondo se coperto da una nuvola. Se poi consideriamo che per metà dei giorni dell’anno vi possono essere due minuti di differenza di durata del giorno ecco che queste variazioni di due minuti in più o in meno equivalgono a 20.000 notti di plenilunio. Di fronte a queste comparazioni può una mente razionale far affidamento sulla luce della luna per ricavare di che vivere? Certo se il fare giardinaggio è un hobby anche la luna va bene. Può la luce della luna assommandosi o sottraendosi alla luce del sole modificare qualcosa a livello di temperatura e luminosità?

La gravitazione

È l’altra forza che dobbiamo considerare e chi crede nell’influenza degli astri ne fa un suo cavallo di battaglia prendendo ad esempio le maree. Tuttavia lo fanno in modo abbastanza singolare, cioè basandosi sulla teoria delle “maree biologiche” di Arnold Lieber, secondo il quale, visto che l’influenza della luna si esercita sull’acqua e che le piante e gli animali sono costituiti in gran parte d’acqua, questi non possono non subirne l’influenza. Il primo controsenso di questa teoria è che la gravitazione si esercita su tutti i corpi, che contengano o non contengano acqua. In secondo luogo la gravitazione è universale e dipende dalla massa e dalla distanza tra i corpi che si attraggono, cioè ad esempio noi siamo attratti più dalla terra che dal sole, certo anche questo lo fa, ma in modo molto minore (circa 1500 volte meno). Anche la luna ci attrae se è per questo, ma 160 volte meno del sole e ben 240.000 volte meno della terra. Per quanto riguarda gli altri corpi celesti del sistema solare gli effetti sono insignificanti. Anche sulle maree bisogna essere precisi perché non è l’attrazione della luna in sé, ma la differenza di attrazione che la luna esercita periodicamente, per effetto della rotazione terrestre, sulle due facce della terra, cioè l’attrazione è maggiore sulla faccia più vicina alla luna e minore su quella più lontana. Ora quest’attrazione della luna o del sole esercitata sul corpo umano o su una pianta è trascurabile (si parla di 10 e 20 milioni di volte minore della gravità “g”) – Visti questi ordini di grandezza quali intervalli di variazioni posso derivare dalla reciproca posizione della luna rispetto alle costellazioni o dalle fasi lunari, o dalla distanza terra/luna o addirittura in funzione delle feste cattoliche? Inoltre, come vi è alternanza di bassa ed alta marea ogni 6 ore, di conseguenza ci dovrebbe essere anche alternanza di influenza lunare, ma allora come si può parlare che tutto un giorno intero influenzi allo stesso modo una radice o un frutto? La logica vorrebbe che le influenze cambiassero ogni 6 ore.

In conclusione la fisica moderna, cioè quella che ci ha permesso di andare sulla luna, di costruire un computer e in un futuro prossimo di andare su Marte, non prevede che vi siano influenze astrali sulle piante, salvo quelle del sole attraverso le stagioni e la meteorologia.

La foto di apertura è di Olio Officina

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