Saperi

Come era l’olivicoltura a Bitonto nel XV secolo?

L’olio bitontino godeva già nel Basso Medioevo di particolare fama, essendo un prodotto particolarmente apprezzato sui mercati, come d’altra parte ancora oggi. Per approfondire il tema si consiglia innanzitutto la lettura di un prezioso volume edito da Secop, di cui è autore lo storico Vito Ricci. Mercoledì 19 maggio è possibile assistere alla presentazione del libro nell’ambito delle attività culturali di “Teca del Mediterraneo”, con l’autore che dialoga con Luigi Caricato

Olio Officina

Come era l’olivicoltura a Bitonto nel XV secolo?

Mercoledì 19 maggio 2021, dalle ore 17.30, si terrà on line la presentazione del volume Olivicoltura a Bitonto nel XV secolo. Terre, uomini, produzioni, di Vito Ricci, SECOP edizioni. Introduce Anna Vita Perrone, dirigente della Sezione Biblioteca e Comunicazione Istituzionale. Dialoga con l’autore Luigi Caricato, direttore di Olio Officina.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività culturali di “Teca del Mediterraneo”. La Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia realizza progetti ed eventi a favore della promozione della lettura, attività destinate a tutti i cittadini. Attraverso i propri servizi si impegna ad accrescere il benessere sociale e a migliorare le abilità e le capacità delle persone, facilitando l’accesso alla cultura, ai documenti e alle informazioni. Sostiene, inoltre, la formazione continua nel rispetto delle diversità culturali.

L’evento è on line ed è libero e gratuito, disponibile sulla pagina Facebook della Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia (QUI), oppure previa registrazione da effettuarsi nei giorni precedenti QUI.

Bitonto, sino a partire dalla fine del XII secolo, fu un importante centro per l’olivicoltura e la produzione olearia; il tuo territorio, come quello delle vicine città di Molfetta, Giovinazzo e Terlizzi, rientrava in quell’area geografica a nord di Bari con una netta prevalenza dell’oliveto.

L’olio bitontino godeva nel Basso Medioevo di particolare fama, essendo un prodotto particolarmente apprezzato tanto sul mercato regnicolo quanto su quello estero. Allo stato attuale delle ricerche mancano, salvo qualche sporadico ed embrionale tentativo, studi specifici sugli argomenti menzionati in precedenza per questo centro, molto probabilmente per l’assenza di un’edizione del corpus documentale medievale, contrariamente per quanto accade nelle altre località vicine e altrettanto importanti.

In questo lavoro, dopo aver trattato sommariamente del fenomeno nel periodo compreso tra XI e XIV secolo, si focalizzerà l’attenzione sul Quattrocento, utilizzando come fonte principale i protocolli del notaio Angelo Benedetto di Bitritto, dai quali è possibile desumere numerose notizie, sia di tipo qualitativo che di tipo quantitativo, sulla coltivazione dell’olivo e soprattutto sulla produzione e il commercio dell’olio nella seconda parte del XV secolo, momento storico di notevole interesse in quanto preludio dell’epoca moderna, quando il paesaggio agrario pugliese risulta ormai caratterizzato per le vaste estensioni di oliveti che attirano l’attenzione di mercanti e pellegrini in transito.

L’autore, Vito Ricci, nelle sue ricerche si interessa della storia economica e sociale in Terra di Bari tra Medioevo e prima Età moderna e della presenza degli Ordini religioso-militari nel Mezzogiorno italiano e in Puglia, con particolare riguardo alle strategie insediative e all’economia. Ha dato alle stampe le monografie: I Templari nella Puglia Medievale (Edizioni Dal Sud, 2009) e Province e maestri provinciali templari nel Mezzogiorno italiano (Edit@, 2017), Ruvo medievale. La città e gli uomini, il castello e i feudatari dai Normanni agli Aragonesi (Centro Studi Cultura et Memoria, 2018) Olivicoltura a Bitonto nel XV secolo. Terre, uomini, produzioni (Secop edizioni, 2020); dal 2010 ad oggi ha all’attivo diversi contributi in riviste italiane e straniere, in atti di convegni e in pubblicazioni miscellanee.

Nel settore della storia agraria ha pubblicato su rivista i seguenti lavori: Il contadino ai confini dell’Impero. Vita rurale nella campagna di Bari tra X e XI secolo in «Porphyra» (2013), Paesaggio agrario e vita rurale nella campagna barese tra XI secolo in «Nicolaus. Studi storici» (2013), Il paesaggio agrario di lama Balice nei documenti medievali (XI-XV secolo) in «Nuovi Orientamenti» (2014), La descrizione del paesaggio agrario nell’area pre-murgiana tra XIII e XIV secolo attraverso le donazioni pro anima di un obituario del Trecento di Ruvo di Puglia, in «Archivio Storico Pugliese» (2017), Note sul paesaggio agrario di un centro costiero in Terra di Bari: Molfetta agli inizi del XV secolo, in «Progressus» (2019).

Ricci è socio ordinario della Libera Associazione Ricercatori Templari Italiani (LARTI), del Centro Ricerche di Storia e Arte Bitonto, della Società Italiana degli storici medievisti (SISMED) e RESpro – Rete di storici per i paesaggi della produzione e socio fondatore dell’Associazione del Centro Studi normanno svevi. Fa parte inoltre del comitato editoriale della rivista «Progressus» ed è membro di AgrHistory Lab – Laboratorio di storia agraria e del paesaggio. Ha tenuto interventi in incontri, conferenze, seminari e convegni in Puglia e in altre Regioni italiane.

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