Saperi

Cos’era l’economia curtense

C'è un principio di fondo che ne costituisce l'essenza: quello per cui una classe dominante riesce a provvedere ai propri bisogni materiali, facendo lavorare sulle proprie terre tutta una popolazione dipendente

Alfonso Pascale

Cos’era l’economia curtense

L’economia curtense trova le sue lontane origini nella crisi che fin dal I secolo si manifesta nell’impero romano, crisi che si aggrava a partire dal II secolo, mano a mano che il grande mercato unitario torna a dividersi in mercati sempre più ristretti. La crisi può dirsi completa quando nel territorio occidentale dell’antico impero l’unità economica tipo non fu più lo Stato e nemmeno la provincia, talvolta neanche più la città, con la campagna circostante, ma la villa o corte.

Quali furono le manifestazioni tipiche di questa crisi? Sinteticamente possiamo così individuarle: spopolamento delle città e fuga verso le campagne, abbandono delle arti, inaridirsi del commercio, morosità dei contribuenti con conseguente miseria del fisco; rovina delle opere pubbliche e delle strade; mancanza di ordine, che comportava la difficoltà di circolazione dei beni; autarchie locali.

Dalla individuazione di queste manifestazioni possiamo arrivare a puntualizzare le caratteristiche dell’economia curtense:

1) deterioramento del sistema di comunicazione;

2) base prevalentemente agricola, con alto indice di immobilità delle persone legate alla terra;

3) agglomerarsi della popolazione attorno ai centri feudali amministrativi e di difesa, cioè corti, abbazie, castelli, ecc.;

4) costituzione di nuclei autarchici familiari o curtensi, il che comportava:

a) l’elaborazione familiare delle materie prime;

b) un alto indice delle persone legate alla terra e alla propria manifattura artigiana;

c) scambi ridottissimi;

d) rarefazione della circolazione monetaria.

Il principio che costituisce l’essenza dell’economia curtense è quello per cui una classe dominante riesce a provvedere ai propri bisogni materiali, facendo lavorare sulle proprie terre tutta una popolazione dipendente.

La proprietà della terra è suddivisa in “pars dominica” (a conduzione diretta) e “pars massaricia” (allottizzata in “mansi” tra i coloni in cambio di canoni e prestazioni).

In apertura, una scena di vita rurale, con una coppia di contadini mentre è intenta alla lavorazione del formaggio

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