Saperi

Gli oli? Solo da olive

Giovanissima e già pianista di fama internazionale, Beatrice Rana è figlia di musicisti e nipote di produttori olivicoli. Impossibile immaginare per lei oli diversi. Ne apprezza la delicatezza, il profumo, la digeribilità

Luigi Caricato

Gli oli? Solo da olive

A soli vent’anni, Beatrice Rana è già un nome del panorama musicale internazionale. Nel giugno del 2013 si è aggiudicata il Secondo Premio e il Premio del Pubblico al prestigioso Concorso Pianistico Van Cliburn, ennesimo riconoscimento di rilievo nella sua già sorprendente carriera. Nel 2011 aveva già attratto l’attenzione generale vincendo il Primo Premio e tutti i premi speciali al Concorso di Montréal. 
Beatrice Rana si è già esibita come ospite di serie concertistiche e festival prestigiosi di tutto il mondo, tra cui la Tonhalle di Zurigo, la Wigmore Hall di Londra, la Società dei Concerti di Milano, l’Auditorium du Louvre di Parigi, La Roque d’Anthéron, il Festival Pianistico della Ruhr, il Festival Radio-France di Montpellier, il Festival de Lanaudière in Quebec, la Vancouver Recital Society, il Festival La Folle Journée di Nantes e il Festival Busoni di Bolzano. Viene inoltre regolarmente invitata ad esibirsi in diverse sale concertistiche statunitensi. È vincitrice di numerosi altri premi nazionali e internazionali quali il Concorso Muzio Clementi, il Concorso Pianistico Internazionale della Repubblica di San Marino e il Concorso Bang & Olufsen PianoRAMA. 
Nata nel 1993 in una famiglia di musicisti, Beatrice Rana ha debuttato come solista al fianco di un’orchestra all’età di nove anni. Ha intrapreso lo studio della musica all’età di quattro anni e ha quindi studiato pianoforte con Benedetto Lupo e composizione con Marco della Sciucca. Grazie al suo precoce talento musicale, durante gli studi le è stata assegnata una prestigiosa borsa di studio dal Ministero dell’Educazione, dell’Università e della Ricerca. Beatrice Rana ha inoltre seguito diverse masterclass in Italia, Francia e Stati Uniti tenute da musicisti del calibro di Michel Beroff, Aldo Ciccolini, Andrzej Jasinski, François-Joël Thiollier ed Elisso Virsaladze. Beatrice Rana ha registrato i Preludi di Chopin e la Seconda Sonata di Skrjabin per l’etichetta discografica Atma.

Quale idea di olio lei si è fatta nel corso dell’infanzia? L’olio di quegli anni è stato quello ricavato dalle olive o un olio di semi?

L’olio è uno di quegli alimenti che ho avuto il privilegio di avere come prodotto di casa dei miei nonni: mia nonna possiede infatti diverse terre coltivate ad olivi e un frantoio, e la produzione dell’olio mi ricorda i colori invernali dell’infanzia.
Fino ad una certa età non immaginavo nemmeno che potesse esistere un olio proveniente da altri elementi.

Una curiosità: i sapori e i profumi dell’olio della sua infanzia coincidono con quelli che invece percepisce e apprezza oggi?

Credo di no…ma non saprei caratterizzarne le differenze; credo che anche i sapori e gli odori siano legati alle sensazioni dei ricordi.

Cosa apprezza di più di un olio extra vergine di oliva?

La delicatezza, il profumo, la digeribilità.

Quanto sarebbe disposto a spendere per una bottiglia di extra vergine?

Di solito spendo intorno ai 5 euro a litro in Puglia, ma quando sono fuori il prezzo oscilla anche vertiginosamente.

A tal proposito, per lei la bottiglia che frequentemente acquista di quant’è? Da 250, 500, 750 ml o da litro?

Preferisco prendere la bottiglia da litro.

In tutta sincerità, senza alcuna senso di colpa o imbarazzo, qual è il suo condimento preferito tra tutti i grassi alimentari?

Olio d’oliva, senza dubbio!

Basta olio. Veniamo al suo lavoro. A cosa sta lavorando?

Mi piace sempre portare avanti più cose contemporaneamente: insieme ai brani che ho sotto mano per i concerti, mi piace riservare del tempo ogni giorno per leggere nuova musica.

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