Saperi

Il cibo nell’arte, dal ‘600 a Warhol

La mostra, allestita a Brescia presso il Palazzo Martinengo con oltre cento dipinti che abbracciano un arco temporale di oltre quattro secoli, è visitabile fino al 14 giugno. Tra i capolavori che si potranno ammirare si segnalano i "Mangiatori di ricotta" di Vincenzo Campi, il "Piatto di pesche" di Ambrogio Figino, il "Tavolo con angurie" di Emilio Longoni e la "Ultima Cena" in chiave pop di Andy Warhol

Olio Officina

Il cibo nell’arte, dal ‘600 a Warhol

E’ la più importante esposizione dedicata al cibo nell’arte mai organizzata finora in Italia, si legge nel sito della mostra. Il luogo in cui è stata allestita è Palazzo Martinengo, vi si trova una prestigiosa selezione di oltre cento dipinti di altissima qualità, che coprono un arco temporale di oltre quattro secoli, per offrire al pubblico l’occasione unica ed irripetibile di compiere un emozionante viaggio alla scoperta della rappresentazione del cibo e degli alimenti nelle varie epoche storiche.

L’accurata scelta delle opere, effettuata dal curatore Davide Dotti coadiuvato da un comitato scientifico internazionale, dimostrerà quanto le ricerche specialistiche più recenti hanno confermato, vale a dire l’esistenza di un secolare e forte legame fra il cibo e le arti figurative, fra la straordinaria tradizione eno-gastronomica e la cultura artistica italiana, caratteri distintivi della nostra identità nazionale.

Sala dopo sala – si legge – il visitatore scoprirà così che i pittori attivi tra XVII e XIX secolo amavano dipingere i cibi e i piatti tipici delle loro terre d’origine, ed incontrerà in talune opere pietanze ed alimenti oggi completamente scomparsi di cui è difficile immaginare il sapore. Inoltre, grazie alla collaborazione con alcuni dei più rinomati dipartimenti di Scienze dell’Alimentazione delle Università italiane, che analizzeranno in maniera scientifica le tavole imbandite e le dispense immortalate nelle tele del ‘600 e ‘700, lo spettatore avrà preziose informazioni sull’alimentazione e i gusti dell’epoca.

L’esposizione, che si articolerà secondo un suggestivo percorso iconografico e cronologico, sarà suddivisa in dieci sezioni tematiche rispettivamente dedicate a: L’allegoria dei cinque sensi; Mercati dispense e cucine; La frutta; La verdura; Pesci e crostacei; Selvaggina da pelo e da penna; Carne salumi e formaggi; Dolci vino e liquori; Tavole imbandite; Il cibo nell’arte del XX secolo.

In Palazzo Martinengo i capolavori dell’arte antica di Campi, Recco, Baschenis, Brueghel, Guercino, Salini, Todeschini ed altri ancora, dialogheranno in maniera avvincente con quelli dell’arte moderna e contemporanea di Magritte e De Chirico, Manzoni e Fontana, Lichtenstein e LaChapelle fino a Andy Warhol, solo per citare i nomi dei più famosi. A conclusione del percorso espositivo, quale ultima sorpresa della mostra, il visitatore sarà meravigliato dalla visione della “piramide alimentare”, una stupefacente istallazione che è stata commissionata per l’occasione ad un noto artista contemporaneo italiano.

Un’affascinante racconto attraverso quattro secoli di storia dell’arte per esplorare le differenti correnti pittoriche succedutesi nel corso del tempo – dal barocco al rococò, dal romanticismo ottocentesco alle avanguardie del novecento – ed apprezzare, mai come prima d’ora, le varie iconografie correlate alla rappresentazione del cibo che gli artisti hanno affrontato esprimendo al massimo grado estro ed originalità.

Orari della mostra:
da mercoledì a venerdì: dalle 9.00 alle 18.00
sabato, domenica e festivi: dalle 10.00 alle 20.00
lunedì e martedì chiuso

Infoline e Prenotazioni: lun-ven, 10:00-18:00): 030-5785122

email: ufficiogruppi@ticket.it

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