Saperi

Il Paese degli ulivi millenari

Oleo Revista accende i fari su Canet lo Roig, località della provincia di Castellón. “El pueblo de los olivos milenarios”, è il caso di dire. Nel 2016 la Asociación de Municipios del Olivo ha attribuito a un ulivo di questo comune il titolo di “Migliore ulivo monumentale di Spagna”, non a caso divenuto protagonista del film di Itziar Bollaín, “El Olivo”

Mariangela Molinari

Il Paese degli ulivi millenari

Cambiando scenario, rispetto a quanto emerge nella rassegna stampa della settimana (QUI e QUI), Oleo Revista ci conduce in una passeggiata tra i circa 1.200 ulivi millenari distribuiti sui 68,7 chilometri quadrati che formano il Canet lo Roig e che hanno reso questa località della provincia di Castellón “el pueblo de los olivos milenarios”, il “paese degli ulivi millenari”. Come spiega a Oleo il sindaco Maria Ángeles Pallarés, il numero di questi monumenti verdi è in continuo aumento: man mano, infatti, che si recuperano tenute abbandonate se ne scoprono di nuovi.

Nel 2016 la Asociación de Municipios del Olivo, AEMO, ha attribuito a un ulivo di questo municipio il titolo di “Mejor Olivo Monumental de España”, “Migliore ulivo monumentale di Spagna”, eletto, non a caso, a protagonista del film “El Olivo” diretto da Itziar Bollaín.

Come sottolinea il sindaco, non è facile attribuire un’età precisa a questi alberi millenari della varietà Farga, ma sicuramente non sono pochi quelli che hanno superato i due mila anni. La quantità di olio prodotto varia di raccolta in raccolta. In una campagna media, comunque, si raggiungono i cinque mila litri di olio millenario.

Certo si tratta di un patrimonio da custodire e preservare gelosamente e con grande competenza agronomica, se si considerano i pericoli a cui gli ulivi oggi sono soggetti.

I pericoli, appunto. Ecco dunque che su Mercacei, per esempio, si torna a parlare di Xylella fastidiosa, rendendo noto l’avvio da parte della Fao di un laboratorio di formazione sulle misure preventive contro il terribile batterio in Egitto, con il fine di sviluppare migliori capacità di monitoraggio e diagnosi.

La foto di apertura è tratta da Ocio Levante

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