Saperi

L’addio a Clara Sereni

È una grande perdita la prematura scomparsa di una tra le più raffinate e profonde scrittrici italiane contemporanee. Presto l’editore Giunti pubblicherà l’intera opera. Il padre era il celebre Emilio Sereni, storico dell’agricoltura, autore del volume Storia del paesaggio agrario italiano. La Sereni si è distinta per l'impegno nella politica e nel sociale, costituendo la fondazione "La Citta del Sole" onlus per l'integrazione di persone con disabilità psichica

Alfonso Pascale

L’addio a Clara Sereni

La morte di Clara Sereni è una grave perdita per il mondo della cultura. Le sue opere più famose sono Casalinghitudine e Manicomio primavera. Leggendo il romanzo famigliare Il gioco dei regni, il suo capolavoro, abbiamo potuto apprendere la vita straordinaria della famiglia in cui è nata: le vicende della madre russa, Xenia Silberberg (nota anche come Marina Sereni), e del padre, Emilio, entrambi intellettuali comunisti e grandi protagonisti del Novecento.

Intrecciando con singolare maestria la grande storia con le storie di vita, le letture, i sogni e le amicizie delle persone che le stavano accanto, Clara ci ha trasmesso il senso più profondo di percorsi individuali, ideologici e umani, come quello di Emilio Sereni, che sarebbero rimasti per certi versi incomprensibili.

Clara si è distinta per l’impegno nella politica e nel sociale, costituendo la fondazione “La Citta del Sole” onlus per l’integrazione di persone con disabilità psichica e dirigendola nei primi dieci anni.

Ho avuto la fortuna di conoscerla personalmente e di apprezzare la sua grande carica umana. A Clara confidai, per prima, la mia intenzione di costituire nel 2005 la Rete Fattorie Sociali. E ricordo con commozione le sue parole di elogio e di incoraggiamento per quella decisione.

Fu allora che mi parlò, per la prima volta, di suo figlio Matteo, autistico dalla nascita, che vivendo in un contesto rurale aveva migliorato la sua condizione. Mi ha molto rattristato la notizia che ora Clara non c’è più.

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