L’olio è arte
A Palo del Colle, in Puglia, lo storico Oleificio Cooperativo della Riforma Fondiaria, Paladino, festeggia i propri sessant'anni con una iniziativa culturale di grande impatto. Una mostra curata dal maestro Francesco Sannicandro e allestita da due artisti di primissimo piano come Massimo Nardi e Angela Regina
Appuntamento nei locali della Masseria didattica dell’Oleificio Cooperativo della Riforma Fondiaria Paladino, a Palo del Colle, in Puglia, dove, dal 24 giugno sino al 30 luglio, sono in esposizione settanta opere di altrettanti artisti, frutto di una accurata selezione del maestro Francesco Sannicandro.
Si tratta – spiega il presidente della cooperativa Domenico Frisone – di settanta oggetti d’arte, sintesi di intuizioni ispirate al mondo dell’olio, che tendono a elevare l’oggetto contenitore al di fuori e al di sopra della sua funzione di mero contenitore, facendolo di conseguenza diventare un coagulo di significati.
“In un paese vocato alla produzione olivicola – aggiunge il presidente Frisone – in molti sanno che produrre olio di qualità è un’arte antica che richiede una vocazione altrettanto antica”. Non si poteva fare a meno di mettere insieme due distinte arti, dunque, da una parte quella materiale che si occupa di una materia prima come l’oliva che si tramuta, per estrazione, in olio, e dall’altra, un’arte che partendo anche questa da una materia prima materiale la tramuta in oggetto immateriale.
Frisone è orgoglioso della propria cooperativa, perché può ampiamente dimostrare con i fatti, come tanti anni di infaticabile lavoro di tante operose persone che si sono susseguite generazione dopo generazione nel coltivare gli olivi, hanno dato luogo a una ricchezza che non è una ricchezza delle singole persone, ma di una collettività. Frisone lo spiega molto chiarente nel catalogo della mostra, dove nel testo dell’introduzione spiega con grande efficacia un concetto plastico e pieno di verità: “Ciò che ‘sta dentro’ (l’olio) perde di valore e ‘ciò che sta fuori’ (la latta in metallo) esce alla scoperto palesandosi come ‘espressione d’arte’: la lattina da involucro/contenitore diventa simulacro, parvenza di realtà. Senza una ‘sostanza’ diventa la sublimazione di una ‘forma’.
Ecco dunque la mostra “Olio è arte”, che entra nell’ambito del prestigioso format “Olio d’artista”, creato da Francesco Sannicandro, che in piena complicità con gli artisti Massimo Nardi e Angela Regina, organizzano per molti giorni una installazione coerente con le opere esposte.
I locali della Masseria didattica dell’oleificio saranno un punto di riferimento per tutti gli appassionati cultori dell’olio e dell’arte.
“Protagonista di questa mostra – spiega il maestro Francesco Sannicandro – non è il contenuto, ma il contenitore, il quale tuttavia non contiene più il contenuto per cui è stato progettato e realizzato, ma assume una nuova natura, quasi sacrale, di teca simbolica. Il processo non è certo nuovo per il mondo dell’arte: siamo al cospetto di una classica trasformazione dell’oggetto comune in oggetto artistico o opera d’arte, e penso subito al caro e grande amico Mimmo Conenna, artista di Bari scomparso prematuramente, che è stato il primo, già dal 1978 (un’intera sala gli fu dedicata alla Biennale di Venezia di quell’anno), a manipolare le lattine di olio”.
“Il tema specifico, l’olio e i suoi contenitori, nonché la particolare terminologia legata alla definizione tipologica dell’oro verde, ha sollecitato non poco – precisa l’artista Francesco Sannicandro – i giochi di parole e i doppi sensi, come pure le sovrapposizioni testuali e semantiche: il titolo, in questi casi, non è solo convenzione per il riconoscimento catalografico dell’opera, ma diventa parte integrante e fondamentale dell’oggetto d’arte, costituito dalla trilogia oggetto funzionale/ oggetto artistico/ testo”.
L’iniziativa assume un grande valore e porta altrettanto valore alla materia prima olio da olive, prodotta dalla cooperativa di Palo del Colle attraverso il marchio Paladino. “La nostra cooperativa – si legge nel sito internet aziendale – è titolare dal 1992 del brand Paladino, un marchio che, fin da subito, ci ha dato enormi soddisfazioni: già nel 1993 ci permise di vincere la prima edizione del premio nazionale Ercole Olivario come primo classificato in Italia nella categoria fruttato intenso”.
Oggi, la cooperativa, con il marchio Paladino è presente sul mercato con quattro distinte referenze: il Classico, il Grezzo, il Biolio e la monocutivar Coratina. Quanti visteranno la mostra Olio d’Artista, potranno sperimentare direttamente in azienda le molteplici espressioni degli extra vergini pugliesi, unendo così l’elemento dell’arte oliandola con quello dell’arte creata dagli artisti. Non si può fare a meno di verificare in prima persona, dal 24 giugno al 30 luglio. La Puglia è una regione accogliente, e, oltretutto, la cooperativa per festeggiare ha pensato bene di mettere in commercio una edizione speciale per l’anniversario. Insomma, una bottiglia da collezione, di grande impatto artistico.
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