Saperi

L’olio per il corpo

Ugentum di Selinunte, l’altro volto degli oli da olive. Una linea di oli per il corpo e per il massaggio, per espressa volontà di Gianfranco Tuoro, che a partire dalla Nocellara del Belice ha deciso di ampliare la percezione del proprio prodotto

Nicola Dal Falco

L’olio per il corpo

Già il nome del suo olio dop Nocellara del Belice, Sciavuru d’aliva, sapore d’oliva, dice qualcosa di semplice, di riconoscibile, aggiungendo l’incanto sonoro della lingua siciliana. Di più, c’è anche qualcosa di onomatopeico nelle sillabe che scivolano via, mimando quasi il gesto di versare l’olio.

Potevano rimanere delle suggestione, ma il fatto che Gianfranco Tuoro abbia deciso di ampliare la percezione del proprio prodotto, inaugurando un linea di oli per il corpo e per il massaggio, che ha scelto di chiamare Unguentum, indica che l’oliva nella sua tonda bellezza ha più luce di quanto si immagini o semplicemente si ricordi.

L’olio di oliva è un dono divino e come tale non può riguardare solo la tavola, ma condividere qualcosa, uno spicchio di eternità, con gli esseri superiori. Per questo, l’olio spremuto dalle olive era per definizione – e lo è ancora in India – l’olio che faceva risplendere le membra umane in una luce, appunto, ultraterrena.

I due oli, Unguentum arancione e Unguentum lilla, realizzati in collaborazione con L’Armadio delle Essenze, catalogo di oli e acque aromatiche, e in particolare con Ivana Sagramoni, maestra reiki e massaggiatrice olistica, non rispondono solo ad esigenze estetiche, ma mettono in evidenza il legame tra essenze aromatiche ed equilibrio psicofisico.

Equilibrio psicofisico

L’Unguentum arancio accosta all’olio dop, raccolto e franto nel comune di Castelvetrano, a due passi dalle rovine di Selinunte, l’olio essenziale di arancio dolce e di timo serpillo.
Come si legge sull’etichetta, l’azione combinata dell’arancio, dal profumo fresco e fruttato con una dominante dolce, capace di regolare il rapporto tra sonno e veglia, e del timo, nella sua varietà più potente, grande antisettico, dal profumo deciso, speziato e pungente: rassicura, apre alle gioie della vita, protegge.

L’Unguentum lilla, invece, unendo l’effetto tonico dell’olio essenziale di rosmarino, caratterizzato da un profumo fresco, erbaceo e balsamico, a quello rilassante dell’olio essenziale di finocchio selvatico, altrettanto fresco e balsamico: stimola, allontana il pessimismo, rende consapevoli.

Le virtù degli oli essenziali trovano nell’olio dop Nocellara del Belice di Gianfranco Tuoro un interlocutore altrettanto nobile, già ricco di sostanze benefiche e soprattutto di antiossidanti.

«Ho scelto – spiega Gianfranco Tuoro – l’arancio dolce, il timo serpillo, il rosmarino e il finocchio selvatico, perché sono i profumi della mia campagna, quelli che incontro quando vado a guardare gli ulivi. Odori caldi che si confondono con i ricordi, con il tempo felice dell’infanzia, in particolare con i pranzi e le cene in cui si riunisce la famiglia e le donne di casa cucinando per molte persone, usano tanto le mai. «Mani che cucinano con le stesse essenze di altre mani che massaggeranno».

Un’ultima curiosità riguarda il simbolo scelto per l’etichetta. L’immagine viene proprio da Selinunte, dalla sua moneta, sul cui rovescio è stampigliato un quadrato incusso, diviso in otto sezioni. Nel recto della moneta era, invece, riprodotta la foglia del sedano, che cresceva spontaneamente lungo i corsi d’acqua nei dintorni della città, fondata da cittadini di Megara Hiblyea. Osservando la foglia di sedano si nota che alla base, nel gioco di linee, appare una viso di pantera.

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