Saperi

L’uomo senza etichetta

Il romanzo polisensoriale di Monica Sommacampagna, edito da Olio Officina, è stato presentato in anteprima assoluta a Milano nel corso del grande happening festivaliero dedicato ai condimenti. Profumi e odori, nell’aria e nei vini contribuiscono a cambiare umori, sentimenti e sorti dei personaggi

Olio Officina

L’uomo senza etichetta

Sabato 24 gennaio è stato il grande giorno dell’esordio, per la giornalista Monica Sommacampagna. Ora è anche narratrice. Per le edizioni Olio Officina è al suo battesimo come autrice di romanzo.

L’uomo senza etichetta è stato presentato a Milano nell’ambito di Olio Officina Food Festival. Alla presentazione, insieme con la Sommacampagna, vi era la giornalista Clementina Palese, la quale ha messo in evidenza come L’uomo senza etichetta sia a tutti gli effetti “un romanzo polisensoriale in cui profumi e odori, nell’aria e nei vini contribuiscono a cambiare umori, sentimenti e sorti dei personaggi”.

“Attraverso la rappresentazione vivida di paesaggi tra Valpolicella e Sardegna – ha precisato la Sommacampagna – si snodano i destini del protagonista Giacomo Botter, nella sua ascesa da cameriere a raffinato intenditore di vino”.

Chi è il protagonista? “Un sommelier di vita, ma anche un moderno Ulisse dell’enogastronomia, più che un tecnico, che proprio attraverso riti e cerimoniali trae originali chiavi di lettura per la sua crescita interiore e per una visione più ampia dell’esistenza”. Non ha dubbi Monica Sommacampagna: “L’amore per Augusta, donna fascinosa e proibita, segnerà un punto di svolta, perché, a ben guardare, sono i sentimenti autentici a togliere ogni facile etichetta, senza possibilità di ritorno”.

“Un romanzo che emoziona – spiega la Palese –, complice anche l’originale stile narrativo che spesso accosta descrizioni di tecniche di degustazione dei vini e di cucina o rappresentazioni della natura allo sviluppo di stati emotivi decisivi per lo sviluppo dell’intreccio. Avvertiamo profumi di pagina in pagina, i personaggi-chiave hanno un loro specifico odore: Augusta sa di panbrioche appena sfornato e pesca, il giornalista Sante Bevilacqua di vetiver”.

“Il testo – è stato detto nel corso della presentazione milanese – è spesso allegorico e presenta nomi dai risvolti parodistici come il Grand Hotel Miraval, che l’autrice assegna al grande albergo dove lavora il protagonista, un nome che ricorda i Miramare, Miralago e Miramonti sparsi per tutta la penisola. Il protagonista Giacomo, predestinato ad un futuro vitivinicolo, di cognome paradossalmente fa Botter, mentre il suo antagonista, per contrasto, si chiama Bevilacqua”.

“La struttura del romanzo – conclude Clementina Palese – è con finale circolare, la prima scena trova un eco più profondo e significativo proprio nell’ultimo capitolo, in un intrigante gioco di specchi”.

Monica Sommacampagna, L’uomo senza etichetta, Olio Officina, pp. 270, euro 18

La foto di apertura è di Alberto Martelli. A sinsitra l’autrice, Monica Sommacampagna; a destra Clementina Palese

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