La nuova veste di Olivae
Il restyling della rivista ufficiale del Consiglio oleicolo internazionale era una necessità dopo i 35 anni dalla pubblicazione del primo numero. Ora è disponibile dunque con un nuovo look, nuovi colori e un layout più dinamico. Il numero 125, che introduce la nuova versione, è interamente dedicato all'olivicoltura in Marocco
Il Marocco al centro dell’attenzione nel nuovo numero di Olivae. Membro fondatore del Coi, il Marocco è un paese generoso. La delegazione marocchina, che ringraziamo per la collaborazione, ha fornito alla nostra redazione una vasta mole di informazioni, pubblicate anche sul cloud.
L’edizione digitale è disponibile e scaricabile QUI.
Sono state pubblicate integralmente tutte le informazioni raccolte dalle autorità e dagli esperti marocchini al fine di aiutare il lettore ad approfondire le proprie conoscenze mediante un comodo strumento di consultazione.
Il Marocco è uno dei protagonisti dell’olivicoltura mondiale e negli anni a venire il suo ruolo è destinato a crescere, come attestano alcune cifre: entro il 2020 infatti la superficie destinata alla coltura dell’olivo dovrebbe passare da 773.000 a 1.220.000 ettari. Tale aumento della superficie si tradurrà a sua volta in una crescita dell’occupazione a tempo indeterminato nel settore olivicolo. Gli occupati del settore potrebbero passare dagli attuali 100.000 a 300.000.
“Non possiamo quindi plaudire all’iniziativa del Marocco e al suo desiderio di volersi ritagliare un ruolo di protagonista sullo scenario olivicolo mondiale” affermano dal Consiglio oleicolo internazionale. “L’olivicoltura – si legge nella nota del Coi – è sinonimo di ricchezza del territorio e di occupazione stabile”.
A causa della migrazione dal vecchio al nuovo sito, e considerata la coincidenza dei lavori della 109^ sessione del Coi, la rivista viene pubblicata temporaneamente nella sola edizione in francese.
La versione in lingua araba, inglese, italiano e spagnolo seguiranno a breve.
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