Saperi

La trilogia di Valerio Evangelisti

Se si vuole affrontare questa primavera con alcune buone letture, vi consigliamo i tre volumi dell’opera Il Sole dell’Avvenire, un romanzo composto da tre volumi, tra loro autonomi, in cui si narra, attraverso le vicende di alcune famiglie romagnole, il passaggio epocale dal mondo rurale all’agricoltura di tipo industriale, in un lasso di tempo di settant’anni, in cui si assiste alla lenta e paziente costruzione di un mondo diverso e migliore, senza più gente da sfruttare e opprimere

Olio Officina

La trilogia di Valerio Evangelisti

Con Nella notte ci guidano le stelle, terzo e ultimo volume della triologia Il Sole dell’Avvenire, edita da Mondadori nella collana “Strade Blu”, si conclude l’opera che Valerio Evangelisti ha pubblicato nel 2013, con il titolo Vivere lavorando o morire combattendo, cui è seguito, nel 2014, il secondo volume, dal titolo Chi ha del ferro ha del pane.

Si tratta di un’opera magistrale, che racconta le vicende di alcune famiglie romagnole in forma di romanzo, ma con un tessuto storico molto solido e fedele rispetto a quanto accaduto nel periodo che parte dall’Italia post-risorgimentale fino ad arrivare al secondo dopoguerra.

Prima di intraprendere il ciclo di romanzi dedicati ad Eymerich, e di scrivere alcune storie fantastiche, per le quali Evangelisti è largamente conosciuto, l’autore si era occupato di storia del movimento operaio e contadino, con uno sguardo particolare sul fronte emiliano-romagnolo. Ora, con la triologia del Sole dell’Avvenire, ciò che era scritttura saggistica dventa pura narrazione. E’ un linguaggio pulito, senza ruffianerie, coinvolgente ma distaccato: non ci sono trucchi per rendere la storia più appetibile, edulcorandola con scene a effetto, c’è invece una cronaca spietata e sincera di una condizione di vita e un quadro, che racconta con grande lucidità, una senza sfruttati e degli oppressi

L’ultimo volume de Il Sole dell’Avvenire, precisa l’autore in una sua nota conclusiva, “va considerato, nelle sue tre parti, un unico romanzo. Non ci saranno seguiti che arrivino al presente, come alcuni mi chiedono. La cupezza ha un limite e io, malgrado la foto della quarta di copertina, sono di indole allegra”.

Ed ecco i risvolti di copertina dei tre volumi.

Vivere lavorando o morire combattendo. Il sole dell’avvenire. Vol. 1

Valerio Evangelisti, distaccandosi dai temi narrativi che lo hanno reso noto come scrittore, racconta in questo romanzo di ampio respiro le vicende di alcune famiglie di braccianti e contadini romagnoli, dall’epoca post-risorgimentale alle soglie del 1900. Sono storie minute, in cui si intrecciano momenti ora drammatici ora briosi. Assieme disegnano un quadro ben più grande, esteso a tutta l’Emilia Romagna e all’Italia. La trasformazione agricola di una regione, la bonifica di territori malsani, l’affermarsi del movimento cooperativo e di quello socialista, con le sue varie anime spesso conflittuali, la lenta e sanguinosa conquista della democrazia. Ciò è visto con gli occhi di protagonisti solo in parte consapevoli dello scenario grandioso in cui si muovono. Attilio, l’ex garibaldino che sperimenta tutte le forme e le miserie del precariato; Rosa, vittima predestinata ma non docile dello sfruttamento e dell’arroganza di chi comanda; Canzio, il ribelle per indole, refrattario all’ideologia e attratto dall’azione. Assieme a costoro una folla colorita di personaggi turbolenti e litigiosi, spesso realmente esistiti; trascinati in vicende politiche e umane che li porteranno dalle pianure e dai colli di Romagna alle paludi dell’Agro romano, fino ai campi di battaglia in Grecia. Umili costruttori di un sole dell’avvenire che non sorgerà mai, quanto meno nelle forme che speravano. Inizio di una trilogia estesa per un settantennio…

Chi ha del ferro ha del pane. Il sole dell’avvenire. Vol. 2

In questo secondo, autonomo volume de II Sole dell’Avvenire, Evangelisti continua a seguire le vicende di alcune famiglie romagnole attraverso i grandi cambiamenti che investono l’Italia intera, in un arco temporale che va dal 1900 al 1925, dall’affermarsi del movimento operaio, cooperativo e socialista ai grandi scioperi generali, dalle imprese coloniali alla prima guerra mondiale e al “biennio rosso”, fino all’affermarsi della dittatura fascista. Come nel primo volume, testimoni di un periodo storico così drammatico sono personaggi inseriti in processi di cui intuiscono appena la portata. Eleuteria, fragile e incapace di ribellarsi alle avversità; Reglio, giovane ribelle involontario, che cerca di sottrarsi al servizio militare e alle compagnie di disciplina; Narda, che col suo spontaneo eroismo riscatterà l’onore di una famiglia che sembrava per sempre macchiata dalla vigliaccheria. Ciò è narrato attraverso piccoli episodi, ora tragici ora umoristici, che vedono in scena personaggi picareschi, litigiosi o astuti. Impegnati a cercare di sopravvivere in un mondo sempre più difficile, a contatto con le grandi figure del loro tempo. Ma sullo sfondo, o forse in primo piano, è il passaggio epocale dal mondo rurale all’agricoltura di tipo industriale, nonché l’opera lenta e paziente di edificazione di una società capace di volgere il cambiamento a favore dei più umili e sfruttati. Operazione fallita: il sole dell’avvenire sarà spento sul nascere. Ma non per sempre.

Nella notte ci guidano le stelle. Il sole dell’avvenire. Vol. 3

In questo terzo e ultimo volume de Il Sole dell’Avvenire, Valerio Evangelisti continua a seguire le vicende di alcune famiglie romagnole, attraverso i grandi cambiamenti politico-economici che investono la regione e l’Italia intera. Nel tormentato periodo che va dagli anni Venti alle soglie degli anni Cinquanta, il fascismo si afferma ed esplode, dissolvendo, tra l’altro, la compattezza dei nuclei familiari. Spartaco, “Tito”, Verardi diviene squadrista e architetto della distruzione delle conquiste del movimento operaio. Destino Minguzzi è assorbito, quasi suo malgrado, dal mondo dei clandestini e degli esuli antifascisti, e dalle sue lacerazioni a volte drammatiche. Soviettina, “Tina”, Merighi si trova a partecipare alla guerra di liberazione nella più anticonformista e “romagnola” delle formazioni partigiane. Nessuno di costoro “fa la storia”, ma tutti, a loro modo, vi partecipano. Non senza chiedersi, alla nascita di una nuova Italia, se la realtà corrisponda davvero ai loro auspici. Su questo interrogativo si chiude una grande saga popolare, un’opera unica nel panorama letterario italiano.

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