Saperi

Libri per la primavera

In vista dell’arrivo della nuova stagione, dodici titoli freschi di stampa per chi ama l’olio, il vino e il cibo. Da regalare, da regalarsi. Non libri di alta classifica – né Clerici, né Parodi, né Cracco – ma libri che in compenso aiutano a riflettere

Olio Officina

Libri per la primavera

C’è anche la casa editrice Olio Officina, tra gli editori che abbiamo selezionato. E nella lista compare anche il direttore del nostro magazine, Luigi Caricato.

La nostra selezione di dodici titoli freschi di stampa, tutti del 2015, tranne il volume di Giovanni Zucchi, sono il frutto di una selezione attenta.

I libri si leggono, o, se si ha poco tempo, si acquistano per leggerli in seguito. In ogni caso è bene sempre averli in casa, a propria disposizione.

Un regalo in forma di libro è un’ottima idea, sia per se stessi, sia per un presente. Non rinunciate mai a un libro.

LIBRI PER LA PRIMAVERA

Letture d’olio

Luigi Caricato, Atlante degli oli italiani, Mondadori

L’Atlante degli oli italiani si propone come la risposta alle curiosità di consumatori sempre più preparati e interessati alle origini del prodotto e che al tempo stesso sono alla ricerca di oli che siano l’autentica espressione di una precisa area geografica. Qualità e origine: sono queste infatti le armi a disposizione dell’olio d’oliva extravergine per riuscire a differenziarsi dal prodotto anonimo e omologato che domina il mercato italiano. Con un interessante saggio che ripercorre la bimillenaria storia dell’olio nel nostro paese, un testo sulle più grandi famiglie produttrici italiane e uno più tecnico che illustra i vari tipi di olio d’oliva, le proprietà organolettiche di ciascuno e le istruzioni per l’assaggio, l’Atlante di Luigi Caricato descrive l’offerta olivicola nazionale come il risultato delle tradizioni produttive proprie di ogni macroarea, dove le peculiari condizioni ambientali hanno contribuito a selezionare varietà, tecniche e organizzazioni che nel tempo hanno plasmato anche il paesaggio e la cultura locali. Chiudono il volume la selezione dei più rappresentativi oli italiani e un utilissimo glossario.

Olio officina almanacco 2015, Olio Officina

Un annuario dedicato all’olio e ai condinmenti, ma non solo, pubblicato a supporto della manifestazione Olio Officina Food Festival. Nel numero tre di gennaio 2015 contributi di Luigi Caricato (L’olio alimenta l’eros); Guido Oldani (Le donne, poesia); Rosalia Cavalieri: (“Al bacio”. Divagazioni sull’eros – cognitivo – del cibo); Alfonso Pascale (Il pasto è come il sesso); Nicola Dal Falco (Eros nel chiostro); Nicola Lagioia (A fior di palato); Arte da Mangiare (Tributo al burro); Valerio Visintin (L’olio ombra. Breve storia dell’olio sulle tavole dei nostri ristoranti); Bianca Garavelli (Oro liquido); Eddo Rugini e Salvatore Camposeo (Chi ha paura di una olivicoltura moderna?); Giorgio Barbaria (I paesaggi dell’ulivo. Identità, bellezza, custodia); Salvatore Hervatin (Capesante e gamberi all’aceto balsamico di Modena su crema di cannellini); Maria Carla Squeo (L’assaggio dell’olio in dieci punti); Lorenzo Saraceno (Un giardino nel cuore del mondo. Solitudine e comunione nella cella eremitica.

Giovanni Zucchi, L’ olio non cresce sugli alberi. L’arte del blending: come nasce un olio di grande qualità, Fausto Lupetti

L’olio extra vergine di oliva fa parte della nostra cultura, con l’olio erano condite le nostre prime pappe. Se ancora lo amate, se volete conoscerne un pezzo di storia, mai raccontato prima, questo libro è stato scritto per voi. Queste pagine sono pronte ad accompagnarvi nell’appassionante viaggio alla scoperta di uno dei segreti dell’olio extra vergine di oliva, l’arte del blending, ovvero l’arte di unire oli da cultivar e provenienze diverse per creare accostamenti unici: la storia, la tradizione, l’artigianalità che valorizzano questa eccellenza della cultura mediterranea. Attraverso lo sguardo di Giovanni Zucchi, scoprirete un approccio diverso, una ricerca costante, una passione sconfinata e una creatività istintiva, che, coinvolgendo tutti i sensi, vi stupiranno con esiti inattesi. Con 12 ricette inedite dello chef stellato Claudio Sadler.

Letture di vino

Monica Sommacampagna, L’uomo senza etichetta, Olio Officina

Un talento naturale nel fiutare gli odori. Un naso sorprendente che lo guida nelle passioni della vita. Nella rocambolesca scoperta della sua vocazione umana e professionale, diviso tra le aspettative del padre e il forte legame con lo zio vignaiolo, Giacomo Botter si spoglia, pagina dopo pagina, di ogni pregiudizio e si imbatte in una parte di sé che non immaginava nemmeno gli appartenesse. Cresciuto a pane, vino e cerimoniali al Grand Hotel Miraval in Valpolicella, Giacomo si trova protagonista di un amore travolgente, proprio al culmine della sua ascesa da cameriere a raffinato intenditore di vino, negli anni d’oro dell’enologia italiana. Per lui è come la rivelazione di un mondo nuovo, dalle dinamiche non ancora esplorate. Invaghitosi della fascinosa e ambigua Augusta Rivalta, compagna di un noto e celebrato giornalista, Botter vive di aspirazioni e passioni, con un tormentato quanto inconsueto spirito di contraddizione. Dopo numerose sconfitte, approda in Sardegna e trova nell’amicizia con il critico Carlo Mattirana la forza e la determinazione per rialzarsi. E il suo naso gli rivela che il caso offre sempre opportunità e che le etichette sono spesso fatte per essere tolte.

Fabio Rizzari, Le parole del vino, Giunti

Critico enologico della Guida ai vini d’Italia dell’Espresso e blogger, sfata una serie di luoghi comuni relativi al vino e alla degustazione, per far cadere l’aura snob che circonda questo settore e riscoprire il piacere del “bere bene”. Il libro, come un racconto dall’interno del mondo del vino, prima tratteggia i protagonisti (l’enomaniaco, il sommelier aggressivo, il critico, i produttori…), passa a smontare i molti luoghi comuni per offrire poi una serie di consigli e “dritte” per chi vuole conoscere con occhi vergini questo settore. Recensioni e racconti di incontri con alcuni produttori chiudono il volume.

Arnaldo da Villanova, Trattato sui vini, youcanprint

Difficile immaginare che l’esperienza del vino si possa risolvere nell’incontro tra la particella minuta e gli scandali imprevedibili della perdita di controllo. La verità armonica che riesce ad annullare la confusione tra gli opposti fonda una nuova esperienza, più complessa, soprattutto perché abbraccia gli universi che Dioniso incredibilmente seduce e ammaestra. Presunto autore e naturalista, Arnaldo (ca. 1240-1313) è un compilatore attento, che si muove in un amalgama prezioso di saperi, tra alchimia e teologia, scienza medica e credenza popolare. Con occhio clinico svela in parte ciò che gli antichi osavano riferire alla forza occulta e imprendibile della divinità. Oggi come sempre, degustare un buon vino significa anzitutto conoscere: anche questa insolita conoscenza, fatta di ricette e tecnicismi, intermezzi e resoconti, allerta il palato di chiunque pretenda di bere e, ugualmente, sognare.

Letture di cibo

Pietro Leemann, Il sale della vita. Un cuoco vegetariano alla ricerca della verità, Mondadori

Dall’infanzia alla maturità, dai viaggi in giro per il mondo alla ricerca della verità e di se stesso, dai molti incontri al vissuto in grandi ristoranti alla nascita del Joia, in questo libro l’autore racconta la sua vita e la sua formazione, che lo hanno portato a diventare uno dei più stimati e interessanti chef nel panorama italiano ed europeo. Il suo percorso si svolge attraverso una lunga esperienza personale, in cui Leemann, estimatore del buono e del giusto, ha cercato di unire il benessere fisico a quello spirituale, nell’intento di armonizzare e di unire, attraverso una cucina naturale, rispettosa dell’ambiente e di tutte le creature, anima e corpo. Una vita da viaggiatore curioso e da ricercatore, dedicata alla conoscenza e all’alimentazione come strumenti essenziali per elevarsi spiritualmente, coltivando una vita sana nel fisico, nella psiche e nel Sé. Vita e studi sono divenuti la sua cucina, non statica ma in continua evoluzione, che è diventata a sua volta motore propulsivo della sua crescita interiore. Leemann affronta anche i dubbi che lo hanno accompagnato nelle sue scelte, uno sguardo sincero e senza filtri con l’intento di acquisire una sempre maggiore rettitudine interiore. Da un vero maestro della cucina naturale, un libro per capire quali motivazioni lo hanno portato a diventare vegetariano e a occuparsi del ruolo del cibo nella nostra vita nei suoi vari aspetti, fisico, psichico ed evolutivo.

Carlo Spinelli, Aldo Spinelli, Il grande libro della cucina. Stili, culture e ricette da tutto il mondo, 24 Ore Cultura

Una ricca selezione di ricette da tutto il mondo per riscoprire sapori e colori: piatti per tutti i giorni, rappresentativi di uno stile e di un’area geografica, dal vegetariano vegan allo street food, dal mediterraneo al l’asiatico. Una visione trasversale della cucina, che attraverso le ricette, vuole restituire la storia dei cibi, le origini degli ingredienti, gli chef rappresentativi. Ogni portata è corredata da fotografie e divertenti illustrazioni.

Martha Washington, Il libro di cucina. Le ricette di casa Washington. Testo inglese a fronte, La Vita Felice

Nel 1749, la diciassettenne Martha Dandridge sposò Daniel Parke Custis, un ricco proprietario terriero della Virginia meridionale. Il giorno delle nozze la novella sposa ricevette in dono due piccoli libri che appartenevano al patrimonio familiare da diverse generazioni: “A Booke of Cookery” e “A Booke of Sweetmeats”. All’interno di questi due volumetti erano state trascritte decine di ricette raccolte nel corso degli anni dalle donne della famiglia Custis e che venivano ora offerte, come da tradizione, alla giovane Martha. Questi abili consigli vennero conservati con cura dalla signora Washington, diventando così sia una primordiale guida di cucina, sia una testimonianza del passato. Un libro di cucina che ci permetterà di rivivere le tradizioni e l’atmosfera dell’America coloniale.

Gianpaolo Anderlini, Il cibo nella Bibbia e nella tradizione ebraica, Wingsbert House

Quando si affronta, con sguardo esterno, il tema della tavola e del cibo nella tradizione e nella cultura ebraica, si è portati a concentrarsi sull’insieme di regole, apparentemente rigide e limitanti, della kashrùt. Cos’è kashèr (ammesso)? Cosa non lo è? Come si macellano gli animali? Come si conservano i cibi? Come si cucinano? Perché si debbono tenere separati i latticini dalla carne? In realtà, la tavola e il cibo non sono il risultato di limitazioni e di regole, ma sono elemento determinante nella definizione della “identità” ebraica perché sono il luogo della separazione e della santità. Così la casa diviene un santuario e la tavola un altare: “La casa, più della sinagoga, è il centro della vita religiosa, il luogo privilegiato per l’esercizio e lo sviluppo della religiosità. La casa, Miqdash me’at, santuario in scala ridotta, in passato includeva anche alcune prerogative del Beth hammiqdash, il Tempio, e in seguito ne ha ereditato anche i simboli. E’ così che la tavola intorno a cui si riunisce la famiglia per i pasti diventa l’altare domestico” (Ernest Gugenheim).

Luca Glebb Miroglio, Manie da foodie. Guide alla psicopatologia gastronomica contemporanea, Il Leone Verde

Oggi siamo tutti foodie, appassionati di cibo: chi ne parla, chi ne scrive, chi lo cucina, chi spignatta e chi lo mangia e basta. Con ironia l’autore prende in esame un fenomeno planetario, proponendo i ritratti delle diverse tipologie e le descrizioni dei loro tic nervosi. Una sorta di psicoanalisi della vita quotidiana del foodie abbinata a citazioni, aneddoti e notizie storiche. Ognuno potrà identificarsi in uno o più dei caratteri tratti da questa moderna commedia umana.

Graziana Canova Tura, Il Giappone in cucina, Ponte alle Grazie

Ormai in tutta Europa, o almeno nelle grandi città, i ristoranti giapponesi spopolano, ma non sono molti gli occidentali in grado di riprodurre nelle loro case i piatti di questa grande e antica tradizione gastronomica. Questo libro, riproposto in una nuova versione aggiornata, è molto più di un manuale di cucina: è un vero e proprio affresco della cultura giapponese, a tavola e non solo. Immagini, storie, sapori, leggende, abitudini: un viaggio magico in un universo culinario che crediamo di conoscere, ma che ha invece ancora tanto da raccontarci, con la sua raffinatezza, con la sua straordinaria capacità di coniugare estetica e gusto, tradizione e innovazione, frugalità ed eleganza.

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