Saperi

Manifesto per un design oleario etico e sostenibile

Martedì 18 aprile a Milano è iniziato il Salone del Mobile, con un grande fermento di idee e pubblico. E tanta attenzione al design ha spinto anche noi a un “Fuori Salone” nella nostra Redazione per presentare il nostro impegno per un design degli oli. Già, perché l’olio è un bene materiale e nel contempo immateriale, ed è proprio su quest’ultimo aspetto, non da tutti percepito come valore, che il design contemporaneo deve lavorare per rendere evidente in tutta la sua concretezza e fruibilità la natura dell’olio

Olio Officina

Manifesto per un design oleario etico e sostenibile

Il Manifesto che abbiamo concepito per dare una nuova visione al mondo dell’olio in questi giorni del Salone del Mobile è possibile ritirarlo nella sua copia cartacea facendoci visita nella redazione di Olio Officina a Milano, in via Giovanni Rasori 9, mentre per tutti coloro che non riescono a essere presenti è possibile sfogliarlo, leggeerlo e scaricarlo anche in formato pdf dalla piattaforma Issuu. È un Manifesto di cui c’era grande necessità, anche perché colma un grande vuoto di ispirazione e di audacia creativa in un settore per troppo tempo chiuso in se stesso e poco incline a concedersi libertà e spazi.

Il nostro invito è ad accogliere e far propri i contenuti del “Manifesto per un design oleario etico e sostenibile”, condividendoli e diffondendoli. Solo così sarà possibile dar vita a un nuovo approccio e a un rilancio del reale valore dell’extra vergine.

Il direttore di Olio Officina, Luigi Caricato, insieme con il designer Mauro Olivieri e il creative director Antonio Mele, hanno ritenuto necessario stilare questo importante documento aperto, che si compone di nove punti ma che è da concepire in itinere e proprio per questo aperto appunto a ulteriori contributi. Contributi e apporti di idee in termini di design, packaging e di nuove grammatiche visive dell’olio.

 

“Manifesto per un design oleario etico e sostenibile”

Un processo di circolarità e di ripensamento sostenibile

Un Manifesto aperto, in itinere

1.

Il mondo dell’olio è un comparto che ha necessità di rinnovarsi. Tale spinta propulsiva deve essere avvertita come esigenza improcrastinabile.

2.

Si tratta di concepire nuove e originali formule espressive, cercando, per quanto possibile, di offrire una identità esclusiva, non imitando design di altri prodotti ma creando una narrazione nuova unica ed esclusiva, che racconti l’olio extra vergine di oliva, i suoi derivati e affini.

3.

L’olio è un bene materiale e nel contempo immateriale, ed è proprio su quest’ultimo aspetto, non da tutti percepito come valore, che il solo design, per il suo approccio olistico, può offrire e rendere evidente in tutta la sua concretezza e fruibilità la vera natura dell’olio e il suo trasferimento culturale.

4.

Occorre avviare un “progetto di sistema” che porti a concepire ogni lavoro creativo in un’ottica di valore sostenibile. Pensare in modo etico diventa pertanto una prerogativa del design da applicare a un sistema che si collochi come azione veicolante di contenuti che siano identitari e universali.

5.

L’obiettivo cui si propone di approdare è il “sistema etico” di chi:

  • pensa
  • progetta
  • produce
  • compra e vende
  • acquista e consuma
  • smaltisce

Concezione di allineamento dei fattori comunicativi di tutti i componenti presenti.

6.

Chi pensa deve:

  • costruire valore sostenibile circolare
  • attivare un pensiero etico
  • agevolare pratiche di rispetto sociale
  • dare una visione e una prospettiva
  • essere propositore di un processo identitario

7.

Chi progetta deve:

  • essere aderente alla realtà di domani
  • progettare azioni consapevoli
  • avere un approccio critico sull’esistente
  • Attivare elaborazioni di chiarezza nella comunicazione

8.

Chi produce deve

  • Sentirsi parte di un processo universale.
  • Costruire un linguaggio etico produttivo.
  • Elaborare  un’analisi di rispetto sui prodotti di consumo come imballi ed elementi comunicativi.
  • Evidenziare la propria capacità di rispetto verso i comparti produttivi.

9.

Chi compra e chi vende deve

  • Acquisire la consapevolezza quale divulgatore di valori dei veri processi di produzione.
  • Essere costruttore di chiarezza divulgativa.

Quando si dovrà ideare un contenitore per olio, dobbiamo ripensare ai processi attuali per comprendere se sono aderenti alla realtà. Il contenitore per olio dovrà:

  • contemplare una nuova forma per ottimizzare gli spazi
  • contemplare nuovi materiali per migliorare qualità ed efficienza
  • contemplare un nuovo visual etico per definire che il bello esasperato dal visual deve essere aderente alla vera qualità del prodotto. Il gradiente ottico/percettivo deve contemplare i contesti d’uso, l’occasione, la riciclabilità.

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