Saperi

Olea Lux, gioielli d’olio

A Olio Officina Food Festival 2015 una designer salentina presenta una collezione di gioielli dedicata a quello che da sempre è definito per eccellenza l’oro verde della terra. A raccontarlo è lei stessa, in modo poetico: rami nodosi vestiti di un verde argento, frutti che come gemme preziose ne adornano le fronde. Un gioiello, come la pianta dell'olivo, resta immutabile nel tempo

Stefania Maggio

Olea Lux, gioielli d’olio

All’appuntamento la troviamo seduta al tavolino di un bar “ci vediamo domani nel suo ufficio, sarà un piacere rivederla, ho già pronti dei gioielli che so già le piaceranno”. Chiude la telefonata e ci fa accomodare. Sposta la sua borsa, grande, capiente e come tutte le borse da donna così piena di cianfrusaglie da chiudersi con difficoltà. Con la mano fa un cenno al ragazzo del bar e con lo sguardo segue da lontano un uomo ed il suo bambino all’apparenza di circa 2 anni e poi aggiunge “devo tenerli d’occhio, potrebbero imbarcarsi su un volo diverso dal mio”. Strizza l’occhio e ripone il telefono. “Noi viaggiamo spesso insieme, sono la mia vita, il capolavoro meglio riuscito”.

Sorride e poi aggiunge “Non li conosco, ma è come io immagino di essere magari tra qualche anno, un po’ come nei film…” Dopo un paio di secondi di ingenua confusione aiutati anche dall’espressione divertita del suo viso capiamo che si è appena presa gioco di noi, poi continua “mi piace raccontarmi, amo proiettarmi nel futuro. Ho degli obiettivi e soprattutto dei sogni, un po’ come tutti e credo fermamente che quando la vita interviene regalando un’altra opportunità, lo faccia perché si possa ancora avere il meglio, ma serve avere il coraggio di rischiare”.

Poi la sua espressione cambia “Nella vita non puoi capire quale sia la strada giusta se prima non ne imbocchi qualcuna sbagliata” e aggiunge, “è fondamentale avere delle passioni, non rinunciare mai a quello che ci emoziona, che ci fa sentire vivi. Coltivare qualcosa di veramente nostro. Una mente aperta, dal pensiero profondo, ha un bisogno continuo di stimoli mentali”.
37enne, single, un cane che adora e una valigia sempre pronta. Sin da adolescente il suo sguardo è rivolto all’arte, percorrendo un piano di studi indirizzato alla gioielleria. Poi negli anni sceglie percorsi diversi. Cambiando molte volte direzione.
Si racconta – “Mi piace viaggiare, scrivere, andare al cinema, la fotografia, ed è proprio la passione per i viaggi che ha risvegliato in me quella curiosità per un po’ sopita, quella sete di cose nuove, quella voglia di raggiungere ciò che per tanto tempo era solo stato nel mio immaginario: la rappresentazione di come la mia vita sarebbe potuta essere diversa se mi fossi per un po’ allontanata da quella sicurezza di cui per anni mi ero circondata. Una canzone dice ‘Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano’. Così, da un paio di anni ho ripreso in mano pennarelli, matite e fogli bianchi e insieme ai gioielli ho ridisegnato anche la mia vita, cambiandone così decisamente il corso”
A Milano si specializza in Design del Gioiello 3D.
Figlia di una terra generosa come il Salento, dove il tempo scorre lento, tra sapori, profumi e colori, la sua prima fonte di ispirazione non può che essere stata il luogo in cui è cresciuta.
“Sono attratta da tutto ciò che è bello, insolito e nuovo. Non credo in una sola ‘musa ispiratrice’ e la mia voglia di conoscenza, quel mio essere mutevole, quel desiderio di vedere oltre il mio naso, mi aiuta molto ad esprimermi nel mio lavoro. Ora sto lavorando ad alcune nuove collezioni. Mi piace osare e i miei gioielli sono pensati per coloro che amano indossare creazioni esclusive. Massima attenzione ai dettagli, sapiente scelta di materiali preziosi, di combinazione di colori e sfumature per le gemme.
Ogni pezzo è unico, irripetibile, gioielli “Strettamente personali”, espressione del “made in Italy” in perfetto equilibrio tra eleganza, lusso e design.
Unicità. Ecco quello che dà forma e sostanza alla mia filosofia”
Poi d’improvviso alza le spalle “Ora però basta parlare di me,” e sorridendo ci strizza ancora l’occhio “ho una famiglia che mi aspetta”. Recupera la borsa, ci stringe forte la mano, e congedandosi con eleganza si allontana verso il gate.

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