Olivo, albero essenziale
I versi di un grande poeta e padre spirituale dei nostri tempi, David Maria Turoldo, dedicati all'albero di Cristo, pianta dell'uomo che sogna olio fluente
Conobbi David Maria Turoldo di persona e lo ammirai moltissimo. Mi piacque il suo spirito libero, la sua franchezza, il suo polso fermo e la dolcezza, la possenza e il vigore delle sue parole scritte e di quelle parlate, comunicate ora con voce imperiosa ora a volte sussurrate. Luisa Cozzi, nell’approssimarsi di Olio Officina Food Festival, mi rammenta i versi che padre Turoldo ha dedicato all’olivo, albero essenziale dall’ombra leggera, e io questi suggestivi versi li condivido con voi, augurandovi tanta pace interiore.
Albero dall’ombra lieve…
Albero ramato di voti e speranze come non altro,
pianta dell’uomo che sogna olio fluente,
olio da versare sopra le ferite, olio
che consácri sempre un messia: olivo,
non del tuo legno son fatte le croci!
Albero di Cristo: “Anche gli olivi piangevano
quella Notte, e le pietre erano più pallide
e immobili, l’aria tremava tra ramo
e ramo: e Lui, tutto un sudore di sangue
– la bocca senza voce – mentre abbracciava la terra”.
Ma gli stessi olivi lo vedranno salire in alto
e sparire nel sole: gli stessi olivi
dai quali i fanciulli avevan strappato i rami
per corrergli incontro: una selva di rami
e di voci a cantargli d’allora l’osanna e alleluia.
Olivo, albero essenziale, dall’ombra lieve come
una carezza; e pure ossuto, e nodoso, e carico
di ferite, uguale alla vita: immagine
di ciò che più amiamo! Sempre un tuo ramo
trovi la colomba in volo dopo i diluvi! E siano
i figli virgulti d’olivo intorno a ogni
mensa; e perfino la cenere fatta
di sue foglie d’argento plachi
le tempeste; come le stesse
del mercoledì delle ceneri mettano
in fuga anche la nostra morte.
E papa Giovanni, il padre del mondo, torni
col suo ramo d’olivo in mano.
P. David Maria Turoldo
Nella foto in basso Luigi Caricato e, a destra, padre David Maria Turoldo.
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