Saperi

Oro liquido

Narrazioni. Gli esploratori e i mercanti erano i più numerosi. Ma tutti, senza distinzione di sesso, età e occupazione, avevano risposto all’appello degli Esperti. Eva attese che il clamore dei presenti si spegnesse, quindi rispose, sicura: «Olio d’oliva, come nei tempi più antichi»

Bianca Garavelli

Oro liquido

Ognuno aveva portato il suo dono più prezioso al consesso degli Esperti riuniti. Venivano dalle città più popolate della terra. Gli esploratori e i mercanti erano i più numerosi. Ma tutti, senza distinzione di sesso, età e occupazione, avevano risposto all’appello degli Esperti.
Sapevano che era una riunione importante. La più importante, dall’inizio della nuova vita. Decisiva per ricostruire il mondo, la prima volta aperta a tutti, da quando le comunicazioni erano riprese.

Anche Eva lo sapeva. Lei era arrivata per ultima all’incontro. Quando fu il suo turno, si sentì chiamare per nome, come era già accaduto a tutti gli altri. Essendo l’ultima, aveva assistito all’accoglienza negativa che era stata fatta ai suoi predecessori. Nessuno era riuscito a far tornare la fiammella che dava luce sulla piccola lucerna spenta. La piccola lingua di fuoco, così come appariva nelle poche immagini del tempo antico.
Ma lei sapeva di poterlo fare.

Eva aspettò di avere l’attenzione di tutti. Quindi estrasse il piccolo contenitore in cui aveva versato il liquido che era riuscita a ottenere, seguendo le complesse istruzioni che aveva imparato. Le sapeva a memoria. Non c’era stato bisogno di alcun tipo di registrazione. Qualcuno glielo aveva insegnato, di persona. Qualcuno che l‘amava.

Aprì la bottiglietta opaca e ne versò il contenuto nel corpo concavo della lucerna. Al sole non più velato dalle nuvole nere dell’apocalisse, brillò come oro liquido. Immerse la piccola striscia di stoffa che aveva strappato dal vestito, attese che si imbevesse del liquido denso, poi prese un bastoncino sottile e lo tuffò delicatamente nel braciere acceso davanti alle sedie degli Esperti. Quindi l’avvicinò al lembo di stoffa che sporgeva fuori dalla lampada.
Subito, la fiamma raddoppiò, come se uno specchio le si fosse materializzato davanti.

Attese che il clamore dei presenti si spegnesse, quindi rispose a chi le chiedeva quale combustibile misterioso avesse reso possibile quel successo.
Poi rispose sicura: «Olio d’oliva, come nei tempi più antichi.»

Il racconto di Bianca Garavelli è stato pubblicato nell’annuario “Olio Officina Almanacco” 2015, pubblicato in edizione cartacea in gennaio, e letto pubblicamente nel corso di Olio Officina Festival 2015. la foto di apertura è di Salvatore Scuderi.

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