Saperi

Pizzichio in gola? Tutta salute

Tenete presente questo nome: Stefania Rizzelli. Vi ricordate l’arte invisibile dei batteri. E’ lei la ideatrice di un progetto che associa cibo e arte. E’ anche una qualificata consumatrice di una materia viva come l’olio da olive. Da figlia di produttori qual è, oltre che in qualità di chimico, ne sa più di qualcosa

Maria Carla Squeo

Pizzichio in gola? Tutta salute

Stefania Rizzelli è un’artista di Formigine. E’ pittrice, disegnatrice e ideatrice di progetti artistici, tra cui quello di un progetto di cui abbiamo dato l’opportunità di prendere diretta visione (QUI).

Tutti hano potuto osservare la bellezza di alcune rappresentazioni artistiche a partire dai batteri. Il progetto ha per titolo “L’arte invisibile dei batteri”. L’intento di Stefania Rizzelli è stato quello di valorizzare le opere d’arte create da alcuni batteri cresciuti in piastra Petri. Seguendo il loro istinto naturale si moltiplicano, spaziando con varie forme e tipologie di colonie. Sono definiti come i primi veri artisti della Terra.

Il progetto associa cibo e arte, concretizzato in una serie di fotografie artistiche, dimostrando l’esistenza di un’arte naturale e silenziosa creata da batteri presenti negli alimenti, visibile solo con specifiche tecniche di laboratorio.

La curiosità è grande: da cosa è nata questa sua passione per l’arte dei batteri?
Osservando il comportamento di alcuni batteri alimentari, ho concepito l’idea di quest’arte invisibile.

Invisibile perché…
..perché è un’arte nascosta e silenziosa, che i batteri riescono a creare per loro natura ma solo in determinate condizioni fisiche.

Quando è nata questa idea?
E’ un progetto pensato anni fa, ma solo ora è stato reso possibile, grazie alla collaborazione di un laboratorio di microbiologia.

Come mai proprio i batteri del cibo? Perché ci si è concentrati su questi?
Perché ho avuto la fortuna di lavorare per molti anni in un’ industria chimica, occupandomi della ricerca microbiologica di tutti gli alimenti: carne, cerali, formaggi, olio, aceto, e altro ancora. Ciò ha reso possibile la realizzazione del mio progetto. Considerando il fatto che i batteri vivono dappertutto, nel terreno, nell’acqua, nell’aria e anche negli alimenti, essi sono alla base della vita e sono indispensabili per la salute umana, animale e vegetale.

Non è stato facile, immaginiamo, riuscire a fotografare questi tipi di muffe/batteri…
Si! I batteri crescono in condizioni particolari, in stufe apposite e con nutrienti specifici per ogni genere. Si trasformano in continuazione, soprattutto le muffe. Sono foto uniche e irrepetibili.

Lei ha partecipato a Olio Officina Food Festival. Ora, ha intenzione di organizzare una mostra specifica?
Sì, più d’una. Il progetto prevede per ora un tour in Italia e in Europa. Iniziano le proposte di esposizione nei vari festival. E’ un progetto curioso e interessante, anche per i bambini che sentono sempre parlare di microbi e batteri, senza mai averli visti.

A quali cibi sono associati i batteri più fotogenici?
E’ una domanda simpatica! Le mie preferite sono le muffe. Hanno varie tonalità di colore, che vanno dal verde all’azzurro, rosso, rosa, arancione, ma quella che preferisco si chiama “Pennicillum Italicum”, ed è verde, con un alone bianco intorno. E’ talmente precisa nella forma che sembra dipinta con un pennello: è la muffa del limone che abbiamo in frigorifero.

E ora passiamo a un tema a noi caro: l’olio extra vergine di oliva. Le pongo una domanda che facciamo a tanti: quale idea di olio lei si è fatta nel corso dell’infanzia? L’olio di quegli anni è stato quello ricavato dalle olive o un olio di semi?
Fortunatamente i miei genitori sono produttori d’olio e quindi ho iniziato fin dall’infanzia ad apprezzare il sapore aggiungendolo in tutti i pasti. Un cucchiaino a crudo in tutte le pietanze calde o fredde è l’ideale per una dieta salutare essendo ricco di antiossidanti e vitamine.

Quindi lei sa benissimo cosa significhino certe sensazioni che si percepiscono all’assaggio…
Certo, la sensazione di pizzichio alla gola che si avverte gustando l’olio extra vergine di oliva è sintomatica di un tocco di salute in più; infatti questa sensazione dipende da una sostanza antinfiammatoria, scoperta da pochissimo tempo, e chiamata oleocantale. Questa sostanza ha gli stessi effetti di una sostanza antidolorifica chiamata ibuprofene che pare abbia anche effetti antitumorali.

Quindi ci conferma che l’olio da olive è tutta salute?
Sì, un paio di cucchiaini al mattino, a digiuno, possono risolvere i problemi di chi è afflitto da stitichezza cronica.

Bene, è tempo di farsi una buona scorta d’olio, allora. Ma, chiudiamo con uno sguardo sul futuro: a cosa sta lavorando?
Proseguo su quanto finora ho fatto. In quanto chimico/artista mi diverto appunto a fotografare colonie batteriche di alimenti, tra cui le olive, fatti crescere in laboratorio microbiologico. Analizzando alimenti di qualsiasi tipo, ricerco le forme d’arte più belle che un batterio o muffa può sviluppare in terreno di coltura, chiamato agar. Ogni agar contiene dei nutrienti adatti a far sviluppare batteri e muffe di ogni specie e di tutti gli alimenti, tra cui le olive.

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