Saperi

Quant’è buono l’olio di casa

Per Alessia Castelletti, sommelier e autrice del blog “Mi frulla in testa”, non vi è altro olio che l’extra vergine. Ne apprezza il colore, la pungenza sulla lingua, il profumo

Olio Officina

Quant’è buono l’olio di casa

Marchigiana di San Benedetto del Tronto, Alessia Castelletti vive a Milano, dove si occupa dell’ufficio Pubbliche relazioni e eventi presso Ais Milano.

Quale idea di olio lei si è fatta nel corso dell’infanzia? L’olio di quegli anni è stato quello ricavato dalle olive o un olio di semi?
Nel corso dell’infanzia la mia merenda preferita era pane e olio (e lo è tuttora), dunque l’idea era di qualcosa di molto buono e gustoso. Ed era, ovviamente olio Evo.

Una curiosità: i sapori e i profumi dell’olio della sua infanzia coincidono con quelli che invece percepisce e apprezza oggi?
Coincidono perché da allora utilizzo l’olio di casa, quello che proviene dall’uliveto all’interno del quale vivono i miei genitori nelle Marche e dove ho vissuto io fino a venticinque anni fa, quando mi sono trasferita a vivere a Milano.

Cosa apprezza di più di un olio extra vergine di oliva?
Apprezzo il colore, la pungenza sulla lingua, il profumo.

Quanto sarebbe disposta a spendere per una bottiglia di extra vergine?
Non ne ho idea, non l’ho mai comprato, avendo sempre avuto l’olio di casa. Ma per avere la qualità, in genera bisogna essere disposti a spendere.

A tal proposito, per lei la bottiglia che frequentemente acquista di quant’è? Da 250, 500, 750 ml o da litro?
Non acquisto bottiglie d’olio ma in genere travaro l’olio dalla latta grande all’interno di contenitori da litro.

In tutta sincerità, senza alcuna senso di colpa o imbarazzo, qual è il suo condimento preferito tra tutti i grassi alimentari?
L’olio extra vergine di oliva, in tutta sincerità.

Basta olio. Veniamo al suo lavoro. A cosa sta lavorando?
Scrivo sul mio blog “Mi frulla in testa” a proposito di vino e cibo e su alcune riviste di enogastronomia. Lavoro presso l’Ais Milano all’ufficio Pubbliche relazioni e eventi.

La foto è tratta dal profilo facebook di Alessia Castelletti

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