Tra scienza, agricoltura e politica. Tutte le false credenze su Covid-19
La Fondazione PER - Progresso, Europa, Riforme - presenta il Quaderno 10-2020, attraverso il quale mette in evidenza tutte le falsità messe in campo da complottisti, catastrofisti, palingenetici, millenaristi di ogni sorta durante l’emergenza causata dalla pandemia
La pandemia ha dato la stura a complottisti, catastrofisti, palingenetici, millenaristi di ogni sorta a confermarsi nelle proprie verità incrollabili e individuare nel coronavirus il provvidenziale alleato che porterebbe a termine l’agognata azione distruttiva e purificatrice, nell’incuranza dei destini concreti dell’umanità. Covid-19 è concepito dall’ambientalismo radicale come una delle “sette piaghe” con cui la dea Natura intima al faraone (la scienza, il capitalismo, l’agricoltura intensiva, ecc.) di obbedire ai suoi ordini e lo avverte che, perseverando nella sua ribellione, espierà la sua colpa al momento dell’apocalittico giudizio finale.Indubbiamente ci sono correlazioni tra pandemia e squilibri ecologici che gli scienziati e gli storici della scienza hanno spiegato, ma non ci sono prove scientifiche di un rapporto diretto tra causa presa di mira e l’effetto consistente nella diffusione della pandemia. I politici devono, dunque, saper prendere le proprie decisioni, per alcuni casi, in una condizione di maggiore certezza dei dati scientifici disponibili; e, per altri, in una condizione di elevata incertezza da parte degli scienziati.Questo quaderno si apre con una riflessione sul rapporto tra scienza, ricercatori e politica, alla luce dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Seguono alcuni contributi che trattano sia le vere che le false correlazioni tra pandemia e squilibri ecologici; altri che approfondiscono i temi della sostenibilità nelle sue diverse sfaccettature (ambientale, economica e sociale) mettendone in risalto la complessità; altri ancora esaminano gli effetti distorti di un certo ambientalismo radicale – che propone previsioni su dati non verificati – sulle decisioni politiche in materia di agricoltura.
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La foto di apertura è di Olio Offcina e riprende una foto esposta al Museo della Follia di Lucca, Cavallerizza di Piazzale Verdi, mostra a cura di Vittorio Sgarbi, 27 febbraio-22 settembre 2019
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