Visioni

Classe dirigente

Alfonso Pascale

Il primo a parlare di classe dirigente è stato il politologo Gaetano Mosca. Secondo questo pensatore, indipendentemente dal regime politico, c’è sempre un gruppo minoritario che, in qualche modo, riesce a dominare la maggioranza attraverso una formula politica.

E’ Vilfredo Pareto a tradurre il concetto di classe dirigente in quello di élite. Questo concetto non è più sufficiente.

Secondo Franco Ferrarotti, l’idea di classe dirigente ha bisogno di un’accezione vasta: “C’è la classe dirigente governante, ma c’è anche quella influenzante: ci sono i ministri, i politici, i capi di governo, i deputati, i senatori, ma poi ci sono anche i giornalisti, i professori, i sacerdoti. Qual è oggi la peculiarità italiana? È che la grande maggioranza della popolazione, ormai a 70 anni dalla fine delle guerra, percepisce la classe dirigente governante ma anche quella influenzante, come truppe straniere di occupazione in un paese che non conoscono”.

Una classe dirigente che si limita a sfruttare, a spremere il Paese per la propria sopravvivenza senza occuparsi effettivamente delle sorti di questo. E’ ciò che pensa della classe dirigente la grande maggioranza della popolazione.

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