Per una buona democrazia bisogna puntare sulla formazione. Senza un efficace sistema educativo e formativo non è possibile decodificare e valutare adeguatamente l’informazione.
Solo la lentezza della riflessione può trattenere il flusso ininterrotto dell’informazione e metterlo a frutto.
“Sapere molte cose – diceva Eraclito – non insegna ad avere intelligenza”. Ci vuole la “polimathìa”, la meditazione.
Sapere non vuol dire avere parole su tutto, ma dire a tempo e a luogo quelle giuste. Sapere è avere la sagacia di riconoscere quelle sbagliate.
Pensare è discernimento. Una parola che non si usa più e che deriva dal termine latino: “discernere”, composto da “cernere”, scegliere, e “dis-“, separando.
Il discernimento è sicuramente un dominio cognitivo, ma è soprattutto una qualità morale.
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