Visioni

Il grande problema di non produrre cibo a sufficienza

Alfonso Pascale

La dipendenza alimentare dell’Italia emerge con cruda drammaticità adesso che l’Europa viene insanguinata dalla guerra di Putin. Ma dagli affabulatori e sciamani, che, per decenni, hanno esaltato le magnifiche sorti e progressive del km zero e del biologico e demonizzato gli Ogm e la chimica di sintesi, non arriva nemmeno una parola di autocritica.

Cosa aspetta la Commissione UE a ritirare il “Farm to Fork” che condannerebbe le popolazioni europee a dipendere ulteriormente dalle esportazioni di materie prime e derrate alimentari?

Nemmeno adesso si mette in discussione l’ambientalismo ideologico e autolesionistico che, da decenni, deprime le capacità produttive e imprenditoriali dell’agricoltura europea?

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