Visioni

La Coldiretti lo dovrebbe sapere

Alberto Guidorzi

In un mondo globalizzato non potremo mai impedire che le merci circolino e che i prezzi giochino con i loro richiami. Questo la Coldiretti lo dovrebbe sapere, invece fa finta di niente. Non solo, ma non fa sapere all’opinione pubblica che è la sua politica che fa sprofondare sempre più la nostra concorrenzialità agricola provocando tutte queste massicce importazioni.

Sono anche cosciente che alla base delle differenze di prezzo vi sono realtà politico sociali che allargano queste differenze di concorrenzialità, ma per poterle impedire occorrerebbe non accettare accordi commerciali internazionali, il che, però, creerebbe ritorsioni anche sul nostro agroalimentare tanto decantato e sul made in Italy in generale.

La domanda di un prodotto si crea in funzione del prezzo e della qualità, ma se la differenza di prezzo (quindi la competitività) è tale da annullare il fattore qualità, è logico che si preferisca importare piuttosto che comprare italiano.

Comunque usare bufale per informare non è serio, in quanto il dire che si importano broccoli freschi dalla Cina o prezzemolo o basilico fresco dal Vietnam mi sa tanto di bufala, perché il broccolo è un’infiorescenza e il fiore non deve essere aperto altrimenti nessuno lo compra e pertanto il trasporto è prefigurabile solo per via aerea, se non vogliamo che i broccoli arrivino fioriti da noi. Per quanto riguarda prezzemolo e basilico, è sufficiente dire che la freschezza è a rischio anche se li facciamo arrivare dalla Sicilia e quindi si può immaginare cosa capita se li facciamo venire dal Vietnam. Inoltre si tratta di prodotti talmente banali e di poco prezzo che il trasporto di migliaia di chilometri li metterebbe fuori mercato anche se partissero a costo zero.

Ecco, la gran colpa di una buona parte di queste differenze di prezzo sono dovute ad una struttura agricola mantenuta inadeguata rispetto al livello economico del paese e la Coldiretti ne ha una grande colpa. Senza dimenticare che se per caso il consumatore italiano facesse una scelta di consumare solo italiano si verificherebbe che i più danarosi mangerebbero e i meno ricchi guarderebbero mangiare.

Che poi alle nostre frontiere si debbano fare più controlli sulle merci importate e rispedire indietro quelle che non rispondono alle regolamentazioni che accompagnano i rapporti commerciali bilaterali o internazionali è cosa sacrosanta da farsi. Invece, le manifestazioni della Coldiretti prefigurano solo l’autarchia, ma ben sappiamo cosa ha comportato quando l’abbiamo fatta.

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