Questa mattina, 25 di dicembre, ho desiderato come mai di restare muto come Zaccaria, il padre di Giovanni Battista: “sarai muto e senza poter parlare fino al giorno in cui queste cose accadranno”.
Rimase muto perché non aveva creduto alle parole dell’Angelo.
Fu un castigo, ma anche i castighi di Dio sono sempre provvidenziali.
Anche se così fosse, penso che sia bello restare muti, muti di parole in un tempo che spreca le parole, anche quelle sul Natale.
È questa la cosa che più mi consola e mi entusiasma. Così potrò almeno carpire una sillaba, se non tutta la parola del Natale.
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui
Commenta la notizia
Devi essere connesso per inviare un commento.