Visioni

Si arriva a sproloquiare

Romano Satolli

Lo scorso venerdi 8 maggio al Gr di Rai1 ascoltavo in una intervista le dichiarazioni di Sveva Casati Modignani sull’ultimo suo romanzo La vigna di Angelica. Diceva che la vigna è femminile e pertanto solo una donna può capirla in pieno, dato che la vite deve essere seguita giorno per giorno, che solo una donna può fare.

A parte questo stucchevole favoleggiare sui generi sessuali, ora si arriva a sproloquiare! Sicuramente l’autrice avrà conosciuto una delle tante donne appassionate viticoltrici, che animano ed arricchiscono il panorama nazionale della nostra vitivinicoltura, e questo è bello, però penso che nel suo circolo di amicizie ce ne siano molte di quelle che si atteggiano con aria snobistica alla terra.

Di certo la signora non ha conosciuto quei tanti piccoli viticoltori a tempo pieno che curano la vigna ogni giorno, la vivono pianta per pianta, ci mettono sudore e fatica, senza essere da meno della sua Angelica! Se ne vuole conoscere, di questi veri viticoltori, faccia un giro nella mia regione, in Sardegna: visiti i vigneti di Cannonau in Ogliastra, di Vermentino nel nord dell’Isola, di Carignano nel Sulcis, di Nuragus nel Campidano di Cagliari, oltre alla Monica e al Bovale nei vigneti del Mandrolisai, che sembrano tanti giardini. Potrà vedere come le vigne sarde sono unisex, amate in egual misura sia dalle donne che dagli uomini.

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