Il fenomeno della domanda di biologico e del rifiuto degli OGM si inserisce in un complesso più vasto di scarsa riflessione sull’evoluzione dell’agricoltura, dei suoi scopi, di una cultura scientifica che fa acqua da tutte le parti e da un battage pubblicitario fatto proprio anche dalla professione medica, pseudomedica e farmaceutica. Ciò droga il pensare di una moltitudine di persone, al punto da convincerle che coloro che non hanno le loro stesse idee
sono persone colpevolmente in errore e quindi da combattere. Da qui ne discende il formarsi di una ideologia che ormai influenza le scelte politiche e fa pressione perché gli eletti agiscano in sintonia con il loro pensare.
Evidentemente vi sono vari gradi di questo modo di pensare, ma tutti concorrono a fomentare il rafforzarsi di questo modo di pensare e soprattutto a trovare sempre più adepti.
Io sinceramente sono preoccupato di questa evoluzione, perché piano piano sta diventando una forma di dittatura. I Romani avevano coniato la locuzione “de gustibus non est disputandum” e a questo ci siamo attenuti per due millenni, ora, però, se vogliamo mantenere la locuzione latina, dobbiamo togliere il “non” e ciò non mi va proprio giù.
Un onnivoro normale con il vegano o con il vegetariano non va più d’accordo. Eppure, se si è del parere di rispettare le reciproche convinzioni in tema alimentare, perché allora a chi mangia carne viene attribuito un comportamento quasi delittuoso? Perché, a quanti vogliono nutrirsi di carne, glielo si vuole impedire? Purtroppo, molto vicini a questo modo di pensare patologico, vi sono ormai gli animalisti.
Non esiste più nemmeno la possibilità di un dialogo. Provate a spiegare a un vegano, o a un animalista, che gli agnelli si producono affinché le pecore entrino in lattazione e si possa produrre formaggio, e che se i nuovi nati fossero portati alla morte naturale si provocherebbe una sovrappopolazione di ovini che bisognerà comunque equilibrare uccidendoli prima che questi creino disastri: rendendo antieconomico l’allevamento o desertificando il pianeta. Purtroppo non c’è più verso di convincere vegani e animalisti, anzi ormai questi ti considerano un nemico da abbattere.
Purtroppo, questi atteggianti di chiusura e ostilità stanno diventando patologici, e non è certo una questione di poco conto.
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