Economia

Nessuno denigri l’olio italiano

Il nostro extra vergine non è secondo a nessun altro olio di qualità. In troppi invece provano piacere a screditarlo, da Tom Mueller a Nicholas Blechman. Ora anche un altro americano, Larry Olmsted, si unisce in un suo libro al coro dei maldicenti. Troppe falsità

Elia Fiorillo

È Igp, l’olio siciliano

Ormai è fatta, la domanda di registrazione della tanto attesa Indicazione geografica protetta è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. Si tratta di un extra vergine caratterizzato da un singolare flavour di fruttato, con descrittori organolettici di erba, pomodoro e carciofo, la cui caratterizzazione consente di contraddistinguere le produzioni dell'isola

Olio Officina


La Pac spiegata nei dettagli

Tutti sentono parlare di Pac ma pochi sanno realmente cosa ci sia dietro tale acronimo. I più pensano solo al danaro da intascare, ma trascurano il resto, sbagliando. Perché è bene invece conoscere uno strumento così importante che possiamo opportunamente considerare un capisaldo dell’agricoltura da cui non si può prescindere

Giuseppe Mauro Ferro


L’attuale realtà agricola

Partiamo da una lettera che una ragazza francese di 21 anni ha scritto al proprio genitore: “Papà, come facciamo ad avere ancora voglia di continuare se vediamo com’è il mondo agricolo oggi? Dimmi? Ti vedo lavorare tutti i giorni senza mai lamentarti. Proviamo a trovare soluzioni nuove, ma invano”. Ecco, in Italia c’è invece chi sostiene che i giovani corrano a fare gli agricoltori. Dobbiamo crederci?

Alberto Guidorzi


Rompere le regole

I conti in tasca (forse) tornano, ma senza il marketing non si va da nessuna parte. Quali strategie sono allora possibili, quali nuovi scenari si aprono all’orizzonte, nel settore dell’olio? Il successo o l’insuccesso di un prodotto nel mercato dipende dalle scelte imprenditoriali, più che dai concorrenti o dall’ambiente con cui interagiamo. Chi vince? Coloro che si differenziano infrangendo le regole del settore

Massimo Occhinegro


Piano olivicolo, ecco i 32 milioni

E’ fatta. Dopo tanti anni di attesa, qualcosa si sta muovendo. Lo scorso 26 agosto è stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del Mipaaf contenente le disposizioni per il recupero del potenziale produttivo e competitivo del settore olivicolo-oleario. Ecco i soggetti che potranno beneficiare dei contributi

Olio Officina


La gestione degli oli esausti

Cosa comporta, quale diretta conseguenza per le aziende olearie, il collegato agricolo alla Legge di Stabilità 2016. È sufficiente vedere alla voce "contributo ambientale per gli oli esausti". Il contributo è dovuto in occasione della prima immissione del prodotto, sfuso o confezionato che sia, nel mercato nazionale

Olio Officina


Etichettare l’olio negli Usa

Come ormai tutti sanno, per poter esportare oli da olive negli Stati Uniti si renderà presto necessaria l'adozione di una nuova "tabella nutrizionale”, la quale nel frattempo è stata oggetto di alcune modifiche da parte dell'Fda. C’è tuttavia un anno di tempo per potersi adeguare, per le piccole imprese. Le principali modifiche introdotte all'etichetta nutrizionale sono riferite all'indicazione delle porzioni, oltre ad alcune dichiarazioni circa nutrienti e claims

Olio Officina


Raccolta olive in economia

Abbiamo mai riflettuto sugli aspetti economici relativi ad alcune operazioni colturali solitamente molto costose? Quando è tempo di olivagione, per esempio, ci si preoccupa di non spendere troppo e di ottimizzare tempi e risorse a disposizione dell’azienda. Le criticità del sistema Italia le conosciamo, perché le viviamo sulla nostra pelle. Spesso però trascuriamo tutte le opportunità. Ecco allora l’analisi dei sistemi di raccolta e rla elativa diffusione nelle aziende: manuale, agevolata, meccanizzata, meccanizzata avanzata. Come districarsi

Giulio Sperandio


Iscriviti alle
newsletter

La bassa qualità dell’olio italiano

Sul magazine spagnolo Economia digital la responsabilità della perdita di quasi 20 milioni di euro da parte di Deoleo viene attribuita all’olio italiano. È proprio così? Resta tuttora una questione aperta il fatto che siano stati presi di mira proprio i marchi italiani Bertolli, Carapelli e Sasso, e non gli altri della stessa azienda

Luigi Caricato


Ladri di nocciole

Tutti le vogliono, e c’è chi ne approfitta. E così la nocciola viterbese è diventata olandese. Non solo quelle della Tuscia, anche quelle campane e piemontesi sono al centro dell’attenzione. Il comparto corilicolo sta conoscendo una fase di grande sviluppo, complice la richiesta dei mercati internazionali e il prezzo salito sino a 400 euro. Intanto i parlamentari europei italiani hanno sporto denuncia contro l’Olanda: non è possibile commercializzare una pianta che reca il nome geografico di un altro Stato membro

Marcello Ortenzi


Innovare in olivicoltura si può

Anche se c’è una sorta di “malattia” che mette in ginocchio l’olivicoltura italiana, per via degli alti costi e i bassi ricavi, la speranza non è persa. Anche da noi, nonostante le molte resistenze, è possibile cambiare passo e guarire. Per farlo, occorre chiedersi perché altrove costi meno produrre olio. Si prospetta pertanto una sola terapia: o si aumentano i ricavi o si riducono i costi. C’è solo una possibilità per rendere più comptetivo il settore, ma occorre un atto di volontà

Angelo Godini


Olivicoltura intensiva in Sardegna

Definiamolo pure “coraggio”, ma anche "intraprendenza”, “tenacia”, “determinazione”, desiderio di "andare controcorrente". Di questi tempi non tutti investono, né tanto meno si spingono a scommettere sul futuro, mettendo in campo danaro proprio. I più preferiscono vivacchiare, e a volte giudicano chi agisce. Non è il caso della famiglia Manca di Alghero, che, con il marchio San Giuliano, nell’olivicoltura ci ha sempre creduto, così tanto da scommetterci risorse ed energie proprie, nel nome dell’italianità

Luigi Caricato


Puglia olearia, motore d’Italia

Lo sanno tutti, e nessuno può smentirlo. Anche perché, di fatto, rappresenta la regione di riferimento, ogniqualvolta si affronta il tema dell’olivo e dell’olio. Resta però una domanda cui in molti vorrebbero una risposta sincera: la Puglia è da considerarsi per davvero una regione trainante per l’olivicoltura nazionale? Qual è, in particolare, il ruolo ricoperto nell’ultimo trentennio? Le risposte, nell’ampia e documentata analisi storica di un osservatore speciale

Giuseppe Mauro Ferro


Quando si dice alta qualità

Una partnership internazionale nel nome degli oli extra vergini di qualità è possibile. A provarci, con grande determinazione e coraggio, due realtà di primo piano, Ceq e QvExtra!, in nome di Italia e Spagna. Due Paesi uniti su un fronte e un obiettivo comune: portare avanti un progetto di cui beneficeranno in molti. Il resoconto di un seminario che si è tenuto ad Andria

Olio Officina