Conoscete il glicidolo?
Al centro dell'attenzione i contaminanti dei prodotti alimentari, anche in ragione del fatto che lo scorso 19 marzo è entrato in vigore il regolamento che ne introduce i limiti legali. Queste sostanze si formano nelle fasi di lavorazione/trasformazione degli alimenti e in particolar modo quando gli oli vegetali vengono raffinati ad alte temperature

I glicidil esteri degli acidi grassi (GE), il 3-monocloropropandiolo (3-MCPD) e il 2-monocloropropandiolo (2-MCPD) e relativi esteri degli acidi grassi sono c.d. “contaminanti di processo”.
Sono cioè sostanze che si formano nelle fasi di lavorazione/trasformazione degli alimenti ed in particolar modo quando gli oli vegetali vengono raffinati ad alte temperature (circa 200° C).
A partire dagli anni 70 è emerso che tali contaminanti si trovavano spesso in ingredienti utilizzati come esaltatori di sapidità per ingredienti alimentari e considerata la loro natura ed il fattore di rischio da essi integrato, già nel Reg. CE 1881/2006 abbiamo la statuizione di tenori massimi di 3-MCPD per le proteine vegetali idrolizzate e la salsa di soia.
Ma per le caratteristiche che questi contaminanti presentano e per le cause che determinano la loro formazione è evidente che si possono trovare in altri prodotti alimentari di uso comune: i prodotti da forno, i prodotti confezionati, le patatine fritte, il latte in polvere e i prodotti per l’infanzia.
A seguito delle sollecitazioni della Commissione Europea (Raccomandazione 2014/661/EU) e degli studi intrapresi da EFSA che ne ha valutato le potenzialità genotossiche e cancerogene, si è percepita la fondamentale importanza di introdurre una disciplina che si occupasse formalmente anche di altre matrici alimentari e introducesse le opportune distinzioni in termini di tenori massimi in base alla tipologia di consumatori.
Il 26 febbraio 2018 è stato dunque pubblicato il Regolamento (UE) 2018/290, che modifica il regolamento (CE) n. 1881/2006 introducendo i tenori massimi di Glicidil Esteri degli Acidi Grassi (espressi come Glicidolo) negli oli e nei grassi vegetali, nelle formule per lattanti, nelle formule di proseguimento e negli alimenti a fini medici speciali destinati ai lattanti e ai bambini nella prima infanzia.
Di seguito i nuovi limiti.
A partire dal 2015 Chemiservice ha intrapreso lo studio delle due metodiche AOCS (Cd 29a-13, Cd 29b-13) raccomandate da EFSA. La sperimentazione dei metodi è avvenuta su matrici di diversa natura ed in particolare su oli alimentari vegetali che costituisce il core business del nostro laboratorio.
A dicembre 2017 Chemiservice ha ottenuto l’Accreditamento per la ricerca di Esteri del 2 e 3-MCPD e Glicidolo in Oli e Grassi con il metodo AOCS Cd 29a-13:2017.
Attualmente ha aderito al gruppo di lavoro UNI impegnato nella valutazione dei metodi standardizzati già esistenti e nello studio di nuovi approcci analitici.
La foto di apertura è di Olio Officina
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