Economia

È Coricelli la prima industria olearia a partecipare al salone della responsabilità sociale d’impresa

Tracciabilità e trasparenza, le due leve strategiche per incrementare la competitività di mercato e guadagnare la fiducia dei consumatori. La storica impresa olearia spoletina punta a creare un sistema interconnesso, in quanto - come sostiene Chiara Coricelli - ogni decisione aziendale ha un impatto non solo al suo interno, ma anche all’esterno, su clienti, fornitori, comunità locale e ambiente

Olio Officina

È Coricelli la prima industria olearia a partecipare al salone della responsabilità sociale d’impresa

La Pietro Coricelli Spa, azienda olearia di Spoleto, in provincia di Perugia, con oltre 80 anni di storia nella produzione e commercializzazione di olio extra vergine di oliva, partecipa per la prima volta al Salone della CSR e dell’innovazione sociale in programma a Milano il 12 e 13 ottobre presso l’Università Bocconi.

Grazie alla presenza di Coricelli a questo importante appuntamento per la prima volta l’industria olearia entra da protagonista nel dibattito sulla sostenibilità per contribuire a diffondere la cultura della responsabilità sociale in un settore che non può prescindere dal legame e rispetto profondo per la terra.

La scelta di aderire a questa manifestazione come prima industria olearia rispecchia il DNA pioneristico dell’azienda e rappresenta la naturale evoluzione dei capisaldi su cui si basano le policy di responsabilità sociale.

Accanto alle scelte sostenibili a tutela dell’ambiente, alle politiche di welfare a sostegno dei dipendenti e della comunità locale, Coricelli ha avviato un percorso di innovazione e sostenibilità per garantire massima trasparenza e qualità ai propri consumatori.

Oggi i consumatori sono sempre più esigenti, vi sono nuove e crescenti sensibilità legate alla sostenibilità e alla trasparenza delle informazioni, e per questo motivo sempre più aziende puntano su informazioni chiare, su etichette complete per dare al consumatore le informazioni necessarie per fare una scelta di acquisto consapevole e superare la barriera di diffidenza dovuta all’incertezza.

Ed è proprio alla tracciabilità di filiera e alla trasparenza delle informazioni che è dedicato il panel dove interviene Chiara Coricelli per portare la sua visione di imprenditrice e raccontare quanto realizzato in quest’ambito con la tecnologia blockchain di IBM Food Trust.

Un progetto che nasce per diffondere la trasparenza del processo produttivo, la qualità delle materie prime sottoposte a numerose certificazioni, la gestione sostenibile della filiera. Una scelta che sintetizza il saper fare e l’esperienza maturata da Coricelli in oltre ottant’anni di attività, unita alla visione moderna, alla sensibilità verso la tecnologia per portare innovazione in un settore statico e aumentare la fiducia verso i consumatori, facendo parlare l’etichetta del proprio olio extra vergine di oliva.

“Sono felice di portare il mio contributo a questo importante evento che rispecchia le scelte strategiche che con impegno e dedizione stiamo portando avanti in azienda. In Coricelli vogliamo creare un sistema interconnesso poiché ogni decisione aziendale ha un impatto non solo al nostro interno ma all’esterno su clienti, fornitori, comunità locale, ambiente; la sostenibilità, sempre più, sarà parte integrante di ogni nostra scelta per diffondere buone pratiche coinvolgendo tutto il nostro ecosistema, solo così possiamo creare valore. Siamo impegnati in più direzioni, oltre al percorso di trasparenza anche in chiave ambientale ad esempio con il progetto Plastic Free per il 2022”, è quanto ha dichiarato Chiara Coricelli, l’amministratore delegato di Pietro Coricelli Spa.

PIETRO CORICELLI

Fondata nel 1939 a Spoleto, nel cuore dell’Umbria, Pietro Coricelli è tra le più grandi aziende olearie in Europa e rappresenta uno dei marchi italiani più distribuiti a livello globale. Da quasi 80 anni si impegna a portare sulla tavola tutta la sicurezza e la qualità dell’olio grazie a competenza, professionalità e tecnologia senza tralasciare la tradizione fatta di aromi e profumi intensi. Presente in più di 110 Paesi nel mondo con uno stabilimento produttivo aSpoleto dove lavorano 75 dipendenti, la sua mission è far conoscere e far apprezzare l’olio d’oliva e i sapori della cucina mediterranea nel mondo.

Si ringrazia Angela Arena per la notizia e la foto

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